La settimana Santa in diocesi
Le mail ricevute in questi giorni dalla Presidenza della Cei e il lavoro grande e creativo che state mettendo sul campo, col cuore, per far sentire la presenza della Chiesa tra la nostra gente, mi aiuta a esercitare con più serenità il mio servizio episcopale
Cari sacerdoti,
augurandovi buona domenica – un’altra strana domenica – condivido con voi alcuni riferimenti per le celebrazioni della Settimana Santa, frutto della lettura della nota del Ministero dell’Interno, (emanata dopo un confronto con la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana), del Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, degli Orientamenti offerti dalla stessa CEI, del confronto con diversi di voi.
Sento forte, come tutti, la difficoltà del momento, insieme alla responsabilità come Vescovo e come cittadino maturo e ragionevole.
Da un lato mi addolora la difficoltà di tanti fedeli, e di noi preti, di sentir come negata la libertà della fede e l’esercizio del nostro ministero; dall’altro lato, però, sono seriamente preoccupato dall’aumento dei casi sul nostro territorio; penso alla situazione delle zone rosse nella Val Fino e nella zona Vestina, al dolore di tante nostre comunità per la malattia e, purtroppo, la morte di diversi parrocchiani, al pericolo di contagio di diverse comunità religiose e di case di riposo e penso anche alla responsabilità che abbiamo come Pastori di preservare il nostro gregge dai rischi di questa Pandemia. Mi chiedo continuamente come bilanciare queste due necessità!
Le mail ricevute in questi giorni dalla Presidenza della Cei e il lavoro grande e creativo che state mettendo sul campo, col cuore, per far sentire la presenza della Chiesa tra la nostra gente, mi aiuta a esercitare con più serenità il mio servizio episcopale e a redigere le “disposizioni per la Settimana Santa” nella nostra arcidiocesi (clicca qui per le disposizioni) – (clicca qui per le norme liturgiche).
Nel documento vi invito anche a tenere aperte le chiese parrocchiali da Domenica delle Palme a Domenica di Pasqua, chiedendovi, però, di vigilare sulla presenza dei fedeli e sui comportamenti necessari alla sicurezza. Vi faccio notare che in Chiesa si potrà solo passare comprovando di essere sul tragitto del percorso indicato in autodichiarazione per “comprovate esigenze lavorative o per situazione di necessità”.
Certo della vostra prudenza e dalla vostra attenzione, vi ricordo che sono a disposizione in ogni momento per qualsiasi necessità e per chiarimenti in merito.
Ancora buon cammino e buona – anche se diversa – Settimana Santa.
+ Tommaso Valentinetti