Caritas Pescara: “Nel 2019 serviti 60 mila pasti a 800 bisognosi”
"Ci occupiamo – spiega Giannicola D’Angelo, responsabile dell'Osservatorio povertà e risorse della Caritas Pescara-Penne - di recepire tutte le donazioni della grande distribuzione, della piccola distribuzione, dei piccoli produttori agricoli mediante il Centro agroalimentare e dei venditori locali come panifici, macellerie, pasticcerie, che scelgono generosamente e saggiamente di donare il loro invenduto, per far fronte anche allo spreco alimentare"

Sono stati più di 60 mila i pasti di cui hanno usufruito 800 bisognosi pescaresi che nel 2019 si sono rivolti alla Caritas diocesana di Pescara-Penne, che li ha assistiti attraverso la consegna dei pacchi viveri alle 300 famiglie seguite nel territorio diocesano, ai pranzi offerti nelle mense diocesane e alla spesa effettuata negli empori della solidarietà.

Un dato che emerge nell’odierna Giornata nazionale contro gli sprechi alimentari: «Ci occupiamo – spiega Giannicola D’Angelo, responsabile dell’Osservatorio povertà e risorse della Caritas Pescara-Penne – di recepire tutte le donazioni della grande distribuzione, della piccola distribuzione, dei piccoli produttori agricoli mediante il Centro agroalimentare e dei venditori locali come panifici, macellerie, pasticcerie, che scelgono generosamente e saggiamente di donare il loro invenduto, per far fronte anche allo spreco alimentare».
Sono proprio gli operatori della Caritas pescarese ad occuparsi, nella maggior parte dei casi, del ritiro dei prodotti alimentari: «Visitando le imprese – racconta D’Angelo -, le aziende e grandi distributori, ma in alcuni casi sono invece gli stessi donatori a consegnarci gli alimenti».
Gli alimenti sono tutti utili alla causa: «Abbiamo tutte le tipologie di prodotti in commercio – aggiunge responsabile dell’Osservatorio povertà e risorse della Caritas Pescara-Penne -, sia i freschi che i confezionati anche a lunga scadenza che poi vengono, specialmente i freschi, controllati e stoccati quotidianamente, e infine distribuiti presso le nostre strutture, ovvero le mense e gli empori della solidarietà».