Caritas e Comune di Pescara rafforzano la presenza a Rancitelli
L'obiettivo è quello di coinvolgere anche le famiglie rom: "Soprattutto le donne e i figli – precisano Massimiliano Pignoli e don Marco Pagniello - affinché si possa individuare e intraprendere un percorso di educazione, per mezzo di attività ludiche e sociali, e in tal senso individuare anche un mediatore rom che possa interfacciarsi con loro e trovare soluzioni, mezzi e percorsi, per far si che soprattutto i più giovani possano allontanarsi da attività illegali come lo spaccio di stupefacenti, e in generale stare lontano da tutto quello che rientra nella illegalità"
Ieri mattina, presso gli uffici dell’assessore all’Ascolto del Disagio Sociale Nicoletta Di Nisio, si è tenuta una riunione con la Caritas diocesana di Pescara-Penne, convocata dall’assessore e dal capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli, per fare il punto sulle iniziative da intraprendere, anche alla luce del grave omicidio avvenuto il giorno di Capodanno al “Ferro di cavallo” di Rancitelli: «Abbiamo voluto questo incontro con la Caritas – spiega Pignoli – per fare un po’ il punto della situazione per quel che concerne il lavoro svolto e da portare avanti, nell’ambito del progetto dei punti di ascolto fortemente voluto dall’assessore Di Nisio e dall’amministrazione comunale».
Con il direttore della Caritas don Marco Pagniello e la dottoressa Viviana Di Cesare, responsabile dei Punti di ascolto comunali, c’è stato quindi un confronto, per poi avanzare una proposta: «I punti di ascolto verranno rafforzati e intensificati – aggiunge il capogruppo dell’Udc -, per dar loro più efficacia soprattutto al Ferro di cavallo, mettendo in campo delle professionalità e delle persone che conoscono quella realtà».
L’obiettivo è quello di coinvolgere anche le famiglie rom: «Soprattutto le donne e i figli – precisano Massimiliano Pignoli e don Marco Pagniello – affinché si possa individuare e intraprendere un percorso di educazione, per mezzo di attività ludiche e sociali, e in tal senso individuare anche un mediatore rom che possa interfacciarsi con loro e trovare soluzioni, mezzi e percorsi, per far si che soprattutto i più giovani possano allontanarsi da attività illegali come lo spaccio di stupefacenti, e in generale stare lontano da tutto quello che rientra nella illegalità».
Un’azione che si aggiungerà alle altre attività, già in essere, di reinserimento sociale come dopo scuola, cucito, cucina, e attività ricreative presso la locale ludoteca: «Ma ovviamente, essendo quello di Rancitelli un quartiere con diverse problematiche – sottolinea il consigliere comunale pescarese -, occorre molto lavoro».
La Caritas diocesana, in particolare, intensificherà la propria presenza nel quartiere mobilitando il suo camper con a bordo gli operatori: «Nei prossimi giorni – conclude Pignoli -, proprio con la Caritas, abbiamo concordato una visita presso il Ferro di cavallo, con gli operatori dei Punti di ascolto, per avere e avviare un’interlocuzione diretta con i residenti».