Domani la Colletta alimentare in 400 supermercati abruzzesi
"Senza l'aiuto del Banco alimentare - testimonia Cristiano Verziere, responsabile della casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII di Collecorvino - faremmo molta più fatica. Noi viviamo essenzialmente di provvidenza e questo supporto è fondamentale"
Il Banco alimentare dell’Abruzzo, con i suoi 4 mila volontari riconoscibili dalla tradizionale pettorina gialla, stanno già scaldando i motori della solidarietà che domani, sabato 30 novembre, in 400 supermercati abruzzesi daranno vita alla ventitreesima edizione della Giornata nazionale della Colletta alimentare, organizzata dalla Fondazione Banco alimentare onlus. Un motivo in più per fare la spesa acquistando uno o più prodotti tra alimenti per l’infanzia, tonno in scatola, riso, olio, legumi, sughi, pomodori pelati e biscotti.
Viveri che, dopo la raccolta, verranno stoccati nel grande magazzino pescarese del Banco alimentare e da lì, nei prossimi giorni, verranno distribuiti ai 29.732 poveri abruzzesi attraverso l’opera di 177 enti convenzionati. L’obiettivo da raggiungere e superare sono le 199 tonnellate di alimenti raccolti nell’edizione 2018, una parte importante delle 1.540 tonnellate complessivamente raccolte nell’anno dal Banco alimentare dell’Abruzzo: «I nostri volontari – spiega Antonio Dionisio, presidente del Banco alimentare dell’Abruzzo – chiederanno ai clienti un gesto di carità dalla valenza innanzitutto educativa. Il nostro motto è “Condividere il bisogno per condividere il senso della vita”. E il senso della vita è riconoscere che il cuore è fatto di tante esigenze e la prima è di amare ed essere amati. E poi, attraverso la Colletta alimentare è possibile rendersi protagonisti del bene comune».
D’altra parte la Colletta alimentare, nel tempo, è divenuta determinante per la sopravvivenza stessa di associazioni e movimenti che fanno di accoglienza e prossimità la loro ragione di vita. Ne sa qualcosa Cristiano Verziere, responsabile della casa famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII di Collecorvino: «Senza l’aiuto del Banco alimentare – racconta – faremmo molta più fatica. Noi viviamo essenzialmente di provvidenza e questo supporto è fondamentale. Per questo, invitiamo tutti a contribuire a questo grande progetto solidale per due motivi. Innanzitutto chi dona, indipendentemente dal proprio credo religioso, sta meglio. Donare è uguale a gioire. Il secondo è che il consumatore ha la certezza che ciò che acquista con i propri soldi, finirà alle associazioni che usufruiscono del servizio e i poveri gioiranno di questa generosità».
Un sostegno altrettanto importante per la Comunità terapeutica Il Sentiero e il Centro d’accoglienza Santa Luisa di Chieti: «Nella comunità terapeutica – approfondisce Lino Farao, sociologo – ci occupiamo di ragazzi che hanno problemi di alcol, droga e gioco d’azzardo, mentre il centro d’accoglienza ha due servizi in convenzione con il Banco alimentare, la mensa dei poveri e la distribuzione di pacchi viveri alle famiglie. Quella con il Banco alimentare è una collaborazione che va avanti da 15 anni e senza di esso queste due realtà, soprattutto il Centro Santa Lucia, non potrebbero offrire i servizi che offrono. Tra l’altro, come Comunità Il sentiero aderiamo da 5 anni e ogni anno coinvolgiamo nella Colletta alimentare 3-4 ragazzi, che vengono da una realtà difficile e hanno modo di vivere un’esperienza importante».
Partner della Colletta alimentare 2019 sarà l’associazione Massimo Oddo onlus, grazie alla quale le maglie dei calciatori di Perugia e Pescara (impreziosite dal logo del Banco alimentare), che domenica scenderanno in campo nel posticipo di serie B, martedì 3 dicembre verranno messe all’asta su ebay per devolvere il ricavato al Banco alimentare dell’Abruzzo e dell’Umbria: «Seguiremo l’iniziativa fino alla fine – conclude Gianluca Di Felice, segretario generale dell’associazione Massimo Oddo onlus -, per coinvolgere più persone possibile che possano dare il proprio contributo, attraverso due società che hanno creduto in noi, così da raggiungere il risultato più alto possibile».