“La Chiesa non è un sindacato, dispensate a tutti la Parola di Dio”
"ll Buon Pastore, Gesù – afferma il Papa - è attento a ciascuno di noi, ci cerca e ci ama, rivolgendoci la sua parola, conoscendo in profondità i nostri cuori, i nostri desideri e le nostre speranze, come anche i nostri fallimenti e le nostre delusioni. Ci accoglie e ci ama così come siamo, con i nostri pregi e i nostri difetti"

«La Chiesa non è un’associazione culturale, non è un sindacato». Lo ha detto il Papa, nell’omelia della messa celebrata ieri nella basilica di San Pietro per l’ordinazione di 19 nuovi sacerdoti, nella Giornata nazionale delle vocazioni: «Voi sarete partecipi del ministero di Cristo – ricorda loro il Papa -. Dispensate a tutti quella Parola di Dio, che voi stessi avete ricevuto con gioia. E per questo leggete e meditate assiduamente la Parola del Signore per credere ciò che avete letto, insegnare ciò che avete appreso nella fede, vivere ciò che avete insegnato».
E poi un monito, rivolto a tutti i sacerdoti: «Mai si può fare un’omelia – sottolinea il Pontefice -, una predicazione, senza tanta preghiera, con la Bibbia in mano. Non dimenticatevi di questo». Quindi un appello ad incarnare il valore della gratuità: «Il Signore ha voluto salvare, ha voluto salvarci gratuitamente – osserva il Santo Padre -. Lui stesso ci ha detto “Date gratis quello che gratis avete ricevuto. La celebrazione dell’Eucaristia è il culmine della gratuità del Signore. Per favore, non sporcatela con interessi meschini».
Nel successivo Regina Coeli, invece, Papa Bergoglio si è rivolto a tutti i fedeli: «Il Buon Pastore, Gesù – afferma – è attento a ciascuno di noi, ci cerca e ci ama, rivolgendoci la sua parola, conoscendo in profondità i nostri cuori, i nostri desideri e le nostre speranze, come anche i nostri fallimenti e le nostre delusioni. Ci accoglie e ci ama così come siamo, con i nostri pregi e i nostri difetti».
Con queste parole, Papa Francesco ha voluto spiegare che «Gesù – aggiunge – ci offre cioè la possibilità di vivere una vita piena, senza fine. Inoltre, ci custodisce e ci guida con amore, aiutandoci ad attraversare i sentieri impervi e le strade talvolta rischiose che si presentano nel cammino della vita». Ed è la preghiera, secondo il Papa, a rafforzare in noi il desiderio di seguirlo: «Uscendo dal labirinto dei percorsi sbagliati – conclude il Papa -, abbandonando i comportamenti egoistici, per incamminarci sulle strade nuove della fraternità e del dono di noi stessi, ad imitazione di Lui».