Paolo VI: “Uomo di grande umanità che si è chinato sulle realtà umane più difficili”
"Rendiamo grazie al Signore per il dono della sua santità cercando - afferma l'arcivescovo Valentinetti -, per quanto è possibile nella nostra vita, di seguire i suoi passi e imitare la sua vita"
È stata un successo la festa di ringraziamento in occasione della canonizzazione di Paolo VI e d’anniversario per i primi 40 anni di attività della Fondazione Paolo VI, che si è svolta domenica pomeriggio nel Padiglione espositivo della Camera di Commercio al Porto turistico Marina di Pescara. Folto il pubblico di pescaresi, e non, che visitato gli stand espositivi delle associazioni di volontariato del territorio, ma soprattutto la mostra fotografica dedicata alla visita che Paolo VI compì a Pescara il 17 settembre 1977, in occasione del diciannovesimo Congresso eucaristico nazionale.
L’anno seguente l’allora vescovo di Pescara-Penne monsignor Antonio Iannucci diede vita alla fondazione dedicata a Papa Montini, con i suoi nove centri di riabilitazione sparsi tra Pescara, Chieti, Penne, Bolognano, Castiglione a Casauria e Raiano.
Un pomeriggio di festa animato da vari momenti d’intrattenimento, su tutti il concerto tenuto dall’Orchestra femminile del Mediterraneo, che si sono conclusi con la Santa messa presieduta dall’arcivescovo di Pescara-Penne, monsignor Tommaso Valentinetti: «Abbiamo vissuto questo momento di gioia nel nome di Paolo VI – sottolinea il presule –, il quale ci sta particolarmente a cuore perché a lui è intitolata la fondazione che vogliamo privilegiare nel nostro ricordo e nella preghiera. Anche perché è stato un uomo di grande umanità che si è chinato su tutte le realtà umane più difficili, come la sofferenza e il lavoro, sempre per cercare di portare l’amore e il Vangelo di Gesù Cristo e la paternità della Chiesa. E allora, rendiamo grazie al Signore per il dono della sua santità cercando, per quanto è possibile nella nostra vita, di seguire i suoi passi e imitare la sua vita».