Addio suor Olga, infaticabile missionaria al fianco degli ultimi
"Una donna straordinaria - ricorda l'arcivescovo Valentinetti - perché, nella sua fragilità fisica, esprimeva una potenza d'amore fuori del comune. Del resto, la sua fibra molto forte che l'ha accompagnata fino a quasi 107 anni, è stata il segno della sua grande volontà di vivere e soprattutto di dare la vita per il Signore e per le persone a cui lei è stata mandata, prima in Africa come missionaria comboniana e poi qui come animatrice della carità"
È scomparsa oggi all’età di 106 anni suor Olga Pignatelli, la missionaria comboniana conosciutissima a Pescara per il suo slancio solidale grazie al quale, nei primi anni ’90, ha dato impulso all’apertura della prima mensa Caritas riservata ai bisognosi.
Un’opera segno che, non a caso, per 20 anni ha trovato sede proprio all’interno dell’Istituto delle suore comboniane di via Bardet, prima del suo trasferimento nella grande Cittadella dell’accoglienza Giovanni Paolo II in via Alento.
Una figura dal grande spessore umano spirituale al quale hanno reso e renderanno omaggio la Caritas diocesana, insieme alla quale ha condiviso l’impegno accanto agli ultimi, e l’amministrazione comunale di Pescara: «Sono certo di rappresentare il pensiero di tutta la città nel salutare con affetto suor Olga Pignatelli – afferma Marco Alessandrini, sindaco di Pescara -. È stata sicuramente un figura di riferimento per il mondo del volontariato tutto, per l’impegno che l’ha sempre vista in azione nella trincea della solidarietà, sia dentro che fuori dall’istituto di via Bardet dove, dopo un’importante vita da missionaria, viveva. La potevi trovare alla mensa aperta ai poveri, a dare pasti e sostegno a senzatetto e bisognosi, una pratica svolta di persona finché ha potuto, che si è aggiunta alle mille altre attività da lei portate avanti nella sua lunga vita per dare conforto agli altri».
Una missione senza confini quella di suor Olga: «Un impegno religioso e sociale – ricorda il primo cittadino – che l’ha vista interprete a Pescara e in altre parti del mondo, ma anche una grande partecipazione civile e culturale alla vita di quella che era diventata la sua città, che l’ha portata in seno al Commissione dei Saggi per la scelta delle alte personalità da premiare in occasione del Santo Patrono».
I funerali, presieduti dall’arcivescovo Valentinetti, si celebreranno domani – alle 15.30 – nella chiesa del Cuore immacolato di Maria in via Vespucci: «Suor Olga è stata una donna straordinaria – sottolinea il presule – perché, nella sua fragilità fisica, esprimeva una potenza d’amore fuori del comune. Del resto, la sua fibra molto forte che l’ha accompagnata fino a quasi 107 anni (li avrebbe compiuti il 27 marzo prossimo), è stata il segno della sua grande volontà di vivere e soprattutto di dare la vita per il Signore e per le persone a cui lei è stata mandata, prima in Africa come missionaria comboniana e poi qui come animatrice della carità».