Azione cattolica: domani a Pescara incontro-dibattito sulle elezioni
"Scegliere di andare alle urne per votare è già un primo passo per il cambiamento - sottolineano Marco Masciovecchio e Francesca Primavera, vice presidenti diocesani del Settore Giovani di Azione cattolica -, è già una scelta decisiva. Non guardiamo dalla finestra questo momento della storia d’Italia. Scegliamo di metterci in gioco"
Si svolgerà domani alle ore 19, presso il Centro Adriatico della Fondazione Paolo VI in Lungomare Papa Giovanni XXIII a Pescara, l’incontro-dibattito dal tema “Consapevolmente politica” con il costituzionalista dell’Università degli studi di Teramo Romano Orrù.
L’appuntamento, organizzato dall’Azione cattolica dell’arcidiocesi di Pescara-Penne, nasce con l’obiettivo di invitare tutti – specialmente i giovani che saranno chiamati alle urne per la prima volta – ad esercitare un voto consapevole alle imminenti elezioni politiche del 4 marzo: «Viviamo in un momento difficile – premettono Marco Masciovecchio e Francesca Primavera, vice presidenti diocesani del Settore Giovani di Azione cattolica -, nel quale si sta perdendo la passione per la politica, per il bene comune e per ciò che tiene in vita il nostro Paese e le sue leggi. È facile incontrare volti assenti e disinteressati, che hanno perso fiducia o che non nutrono alcun tipo di interesse. Una società “liquida” che non si lega e non si ancora. Il nostro incontro vuol proprio partire da qui, rappresentando un luogo da cui ripartire insieme e con passione per vivere consapevolmente le elezioni».
Proprio per questo non si parlerà minimamente di politica, partiti e campagna elettorale, ma si entrerà nel merito del valore dell’appuntamento elettorale, partendo dall’approfondimento degli articoli della Costituzione e dalla spiegazione della complessa legge elettorale che governerà queste elezioni, il Rosatellum bis, attraverso la relazione curata dal professor Orrù.
Al termine, ci sarà lo spazio per il dibattito e le domande del pubblico all’esperto: «Bisogna essere consapevoli – concludono Masciovecchio e Primavera – che il prossimo 4 marzo sarà fondamentale fare una scelta. Astenersi vorrà dire subire passivamente la situazione intorno a noi. Scegliere di andare alle urne per votare è già un primo passo per il cambiamento, è già una scelta decisiva. Non guardiamo dalla finestra questo momento della storia d’Italia. Scegliamo di metterci in gioco».