Comunità Giovanni XXIII: a Montesilvano 430 contatti, 23 prostitute hanno chiesto aiuto
"Anche per il prossimo anno – annuncia Maragno – abbiamo voluto confermare la convenzione con questa associazione, che svolge un preziosissimo lavoro fatto con costanza e tenacia"
A Montesilvano, nel corso dell’anno, sono state elevate 165 sanzioni tra clienti e prostitute per un ammontare di oltre 63.100 euro, mentre nel 2016 ammontavano a 35 mila euro circa 2017. Un’azione repressiva esercitata nel 2017 dalla Polizia locale di Montesilvano, affiancata da quella assistenziale rivolta alle prostitute dai volontari della Comunità Papa Giovanni XXIII i quali, attraverso le loro uscite settimanali, sono riusciti a contattare 430 ragazze.
Ogni settimana, un gruppo composto da 4 o 5 volontari perlustra il territorio avvicinando le ragazze vittime di schiavitù, conquistando la loro fiducia e prospettando loro un futuro diverso, lontano dalle violenze alle quali sono sottoposte. In tutto il 2017 sono state effettuate 45 uscite settimanali per 430 contatti, di cui 55 primi contatti, con ragazze per la maggior parte di età compresa tra 18 e 24 anni: «Il contatto con le vittime – secondo quanto riportato nella relazione annuale della comunità fondata da don Oreste Benzi – è finalizzato in primo luogo alla condivisione della loro situazione di sofferenza e alla restituzione di dignità a persone violentate e umiliate e, per questo, emarginate da tutti. Il secondo obiettivo, strettamente connesso al primo, è far conoscere la possibilità di abbandonare la loro situazione di schiavitù, garantendo un sostegno in ogni fase del loro cammino di liberazione. Per questi motivi è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia e di amicizia con le donne».
Grazie alla reperibilità telefonica h 24, sono state ben 23 le ragazze che hanno trovato il coraggio di telefonare ai volontari. Un rapporto di collaborazione, quello con la Comunità Giovanni XXIII, avviato nel 2015 e destinato a proseguire: «Anche per il prossimo anno – annuncia Maragno – abbiamo voluto confermare la convenzione con questa associazione, che svolge un preziosissimo lavoro fatto con costanza e tenacia. Abbiamo inoltre firmato una nuova ordinanza di contrasto all’insorgere dei fenomeni criminosi legati allo sfruttamento della prostituzione e alla tratta di persone, valida per tutto il territorio comunale, applicando anche le disposizioni contenute nel Decreto Minniti. Nelle scorse settimane, infatti, sono stati emessi i primi 6 ordini di allontanamento, i cosiddetti Daspo, previsti nel decreto a carico di persone dedite all’attività di meretricio».
L’ordinanza stabilisce che è vietato, in tutta la città, chiedere o accettare prestazioni sessuali in cambio di denaro, ovvero intrattenersi, anche dichiaratamente solo per chiedere informazioni con soggetti che esercitano attività di meretricio su strada o che per l’atteggiamento, per l’abbigliamento, per le modalità comportamentali, manifestino comunque l’intenzione di esercitare l’attività consistente in prestazioni sessuali. La sanzione amministrativa ammonta a 450 euro, a cui potrebbe affiancarsi anche l’applicazione delle sanzioni penali.