Reddito d’inclusione: da oggi 2 milioni contro la povertà a Pescara
Il beneficio economico verrà erogato per un tempo massimo di 18 mesi, che potrà essere rinnovato per altri 12 mesi dopo un’interruzione di sei mesi, e consisterà in un assegno mensile da 187,50 euro per i singoli, 294 euro per i nuclei familiari di 2 persone, 382 euro per i nuclei familiari di 3 persone, 461 euro per i nuclei familiari di 4 persone e 485 euro per i nuclei familiari di 5 o più persone

Da oggi anche a Pescara fino a mille bisognosi – tra singoli e nuclei familiari italiani, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno o titolari di protezione individuale – potranno fare domanda, scaricabile online dal sito web del Comune di Pescara e dell’Inps o ritirandola in formato cartaceo presso l’Ufficio pubbliche relazioni e il Segretariato sociale comunale, per accedere al Rei: il reddito d’inclusione varato dal Governo, che ha messo a disposizione 2 miliardi di euro per il contrasto alla povertà di coloro che, come requisito base, devono essere residenti in Italia da almeno due anni.

Antonella Allegrino, assessore alle Politiche sociali del Comune di Pescara
Tutto questo per il Comune di Pescara, si tradurrà in 2 milioni di euro che potranno essere spesi non solo a fini puramente assistenzialistici: «È un supporto economico – spiega Antonella Allegrino, assessore comunale alle Politiche sociali – legato alla volontà di sviluppare progetti individualizzati per agevolare il reinserimento lavorativo di quanti ne saranno beneficiari».
Il beneficio economico verrà erogato per un tempo massimo di 18 mesi, che potrà essere rinnovato per altri 12 mesi dopo un’interruzione di sei mesi, e consisterà in un assegno mensile da 187,50 euro per i singoli, 294 euro per i nuclei familiari di 2 persone, 382 euro per i nuclei familiari di 3 persone, 461 euro per i nuclei familiari di 4 persone e 485 euro per i nuclei familiari di 5 o più persone.
Come per la precedente misura assistenziale adottata, il Sia – Sostegno per l’inclusione attiva – che garantiva l’accesso ai soli nuclei familiari, anche in questo caso per i richiedenti sarà necessario recarsi al Centro di assistenza fiscale per richiedere la certificazione Isee: «Ma mentre per il Sia – spiega Roberta Pellegrino, funzionaria del Settore Politiche sociali – l’indicatore Isee doveva essere minore o uguale a 3 mila euro, ora il tetto massimo è raddoppiato a 6 mila. Ecco perché con il Rei ci sarà una copertura maggiore, garantita anche dal fatto che potranno accedervi anche i singoli over 55 anni disoccupati, i quali non percepiscono da tre mesi l’indennità di disoccupazione».
Inoltre l’Isre, l’indice del reddito disponibile delle famiglie, dovrà essere minore o uguale a 3 mila euro. Vi sono poi i vincoli patrimoniali con il patrimonio immobiliare che, esclusa la casa di proprietà, non dovrà superare i 20 mila euro mentre il patrimonio mobiliare – come i conti correnti postali o bancari – non dovrà superare i 10 mila euro. L’istruttoria della pratica, una volta inoltrata la domanda, verrà curata dai Servizi sociali del Comune: «Per agevolare le operazioni – annuncia la Allegrino – emetteremo un bando di concorso per l’assunzione, a tempo determinato di 24 mesi, di due nuove assistenti sociali con esperienza sul campo».
Entro 15 giorni lavorativi dalla presentazione della domanda i Servizi sociali, dopo aver verificato i requisiti di competenza del Comune, trasmetteranno la richiesta all’Inps – che si impegnerà in 5 giorni a verificare e accertare i requisiti relativi all’Isee: «Entro un mese – precisa la Pellegrino – i Servizi sociali scriveranno il progetto personalizzato d’integrazione socio-lavorativa, che prevede misure quali l’accesso a tirocini lavorativi o all’assistenza scolastica». Al termine dell’iter, Poste italiane rilascerà una carta prepagata sulla quale verranno caricati gli importi. Carta prepagata consentirà il prelievo in contanti fino al 50% dell’importo caricato.