Il nuovo re: la statua in cartone dell’artista Franco Sciusco nella Biblioteca diocesana
"Occorreva un’immagine - osserva l'arcivescovo di Pescara-Penne - che richiamasse la presenza del Signore, di Gesù, e abbiamo preferito questa così scarna, nuda, che l’artista stesso ha chiamato Il nuovo re proprio per indicare che la cultura nasce dall’esperienza della fede non è negata a nessuno, nemmeno alle persone più povere"

La Biblioteca diocesana Carlo Maria Martini, che verrà inaugurata domani sera dal presidente del Pontificio consiglio della Cultura il cardinale Gianfranco Ravasi, sarà impreziosita da una scultura realizzata in cartone riciclato dall’artista ortonese Franco Sciusco.
L’opera s’intitola “Il nuovo re” ed è stata fortemente voluta dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti: «Si doveva qualificare la biblioteca – premette il presule – con un’opera d’arte che fosse moderna e, allo stesso tempo, significativa. E allora i libri sono fatti di carta e l’opera d’arte è fatta con cartone riciclato, l’affinità è questa».
Si tratta di un’installazione alta un metro e venti centimetri, che riproduce le sembianze di un giovane: «L’ho realizzato completamente nudo – spiega l’autore Franco Sciusco -, proprio per dargli l’innocenza di un bambino, ma anche la robustezza e il tocco moderno rappresentato dai suoi capelli rasta. È una figura d’ispirazione rinascimentale, per quanto concerne i movimenti, ma realizzata con tutte le tecniche moderne, dalle forme geometriche moderne alle scritte della pop art. Ho concepito quest’opera lavorando il cartone, proprio perché si tratta di un materiale povero».
Sono state proprio queste caratteristiche a far maturare nell’arcivescovo Valentinetti l’idea di volere quest’opera all’interno della Biblioteca diocesana: «Occorreva un’immagine – osserva l’arcivescovo di Pescara-Penne – che richiamasse la presenza del Signore, di Gesù, e abbiamo preferito questa così scarna, nuda, che l’artista stesso ha chiamato Il nuovo re proprio per indicare che la cultura nasce dall’esperienza della fede non è negata a nessuno, nemmeno alle persone più povere, semplici, umili, martoriate nel corpo e nello spirito. Persone che possano trovare nell’elevazione culturale di carattere teologico e filosofico, come potrà essere la biblioteca che inaugureremo, un elemento per la propria elevazione spirituale, materiale e umana».
Lo stesso messaggio che anche l’artista autodidatta ortonese sessantunnene, il quale da anni si è affermato anche a livello internazionale, ha voluto lanciare attraverso il suo lavoro: «Con Il nuovo re – sottolinea Sciusco – ho voluto esprimere la necessità di un cambiamento – di una conversione – da parte dell’umanità, che mi auguro possa esserci realmente».
E l’installazione, da domani sera, sarà esposta permanentemente in biblioteca anche per ispiralo: «Sarà un onore per me – conclude lo scultore – vedere la mia opera esposta in un luogo pubblico, come la Biblioteca diocesana, dove potrà essere ammirata e perché no magari anche criticata, perché l’arte per me è anche un modo per denunciare quello che non va».