Caritas: inaugurata a Montesilvano la Casa della solidarietà per i poveri
"La Caritas diocesana - ricorda monsignor Tommaso Valentinetti - fa quello che può, cercando di dare una risposta alle emergenze che si creano sul nostro territorio, riguardanti i cittadini italiani. Per quanto le migrazioni dei popoli che oggi viviamo ci fanno impressione, queste sono sempre esistite. E allora il nostro servizio alla collettività, consiste nel dare una possibilità di vita, di sviluppo e d’integrazione. Solo dall’integrazione può diminuire il pericolo che altrimenti diventa esponenziale"

Dopo anni di attesa da ieri la Casa della solidarietà “Madre Teresa di Calcutta”, realizzata grazie al progetto Alleanza contro la povertà promosso da Comune, Azienda Speciale e Caritas diocesana, è finalmente realtà a Montesilvano nella palazzina ex Artigianluce in Corso Umberto 658: «Oggi Montesilvano è ancora più bella – esordisce Luca Cirone, commissario dell’Azienda speciale -. Una bellezza che non tutti hanno capito, che ha generato paure, ma che invece arricchirà la città. Voglio prendere in prestito una frase da San Giovanni evangelista, che ricordava come le opere di misericordia non si realizzano né con le parole né con la lingua, ma con i fatti. Ecco, oggi noi abbiamo fatto».
Su questo aspetto è fermamente convinto anche l’arcivescovo di Pescara-Penne, che è tornato a sottolineare il valore dello sforzo solidale compiuto dalla Caritas in favore degli ultimi, richiamando anche il valore dell’accoglienza: «La Caritas diocesana – ricorda monsignor Tommaso Valentinetti – fa quello che può, cercando di dare una risposta alle emergenze che si creano sul nostro territorio riguardanti i cittadini italiani. D’altra parte, che lo vogliamo o no, stiamo vivendo una svolta epocale e siamo chiamati a fare una lettura intelligente della storia per capire che per quanto le migrazioni dei popoli che oggi viviamo ci fanno impressione, queste sono sempre esistite. E allora, il nostro servizio alla collettività consiste nel dare una possibilità di vita, di sviluppo e d’integrazione. Solo dall’integrazione può diminuire il pericolo che altrimenti diventa esponenziale».
La nuova mensa dispone di 60 posti e si sostituisce a quella ospitata nella parrocchia di San Giovanni Bosco. Sarà aperta solo a pranzo dal lunedì al sabato, dalla ore 12 alle ore 13, e vi accederanno gli utenti in possesso di un tesserino rilasciato dal Centro di ascolto presente all’interno. Nel locale attiguo, è invece ubicato l’emporio solidale, che per ora sarà aperto solo il giovedì pomeriggio dalle ore 16 alle ore 19.
Vi potranno accedere tutti i bisognosi, i quali potranno fare la spesa gratis presentando la tessera a punti rilasciata dai Centri di ascolto Caritas parrocchiali, in collaborazione con i Servizi sociali del Comune: «In questi momenti – osserva don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana di Pescara-Penne – sono sempre confuso. Se da una parte sono felice perché si tratta di un’opera creata per i più poveri, al tempo stesso sono rammaricato perché significa che i bisogni sono sempre più crescenti. Questa struttura, potrà essere un segno di carità se potrà contare sulla collaborazione di tutti e avrà anche la pretesa di educare quanti la frequenteranno, aiutandoli a ritrovare la propria dignità e reinserirsi nel tessuto sociale».
La Casa della solidarietà, che sarà gestita da tre dipendenti tra Caritas e Azienda Speciale affiancati da 17 volontari, è stata finanziata dal Ministero dell’Interno con 236 mila euro: «Negli ultimi anni – conclude Francesco Maragno, sindaco di Montesilvano -, purtroppo la situazione è molto peggiorata. Sempre più persone si rivolgono a strutture come la mensa per i poveri. Un’istituzione deve rispondere a queste crescenti necessità e l’apertura di questa struttura è la dimostrazione di come lavorando seriamente, in sinergia con tutti gli interlocutori, possono raggiungersi risultati eccellenti».