Migrantes: mostra e dibattiti per rilanciare il valore dell’accoglienza

Una mostra e tre incontri, da domani a venerdì 31 marzo, per conoscere il fenomeno dell’immigrazione in una città, Pescara, di per sé aperta nei confronti di chi fugge da guerra e fame verso un futuro migliore. Quattro appuntamenti racchiusi nell’evento “Migrantes – La sfida dell’incontro”, organizzato dal Centro culturale di Pescara e dal Centro servizio per il volontariato, in collaborazione con l’Arcidiocesi di Pescara-Penne e la Presidenza del Consiglio Comunale, con il patrocinio dalla Fondazione Migrantes.
La mostra, presentata all’ultimo Meeting di Rimini, sarà composta da 39 pannelli illustrativi e descrittivi esposti al Circolo Aternino, in piazza Garibaldi, visitabile gratuitamente dalle 9 alle 13.30, soprattutto dalle scuole, e dalle 17 alle 21. A guidare il pubblico, saranno i ragazzi impegnati nel Servizio civile in Caritas: «Ci sono ancora molti pregiudizi – spiega Luigina Tartaglia, responsabile dell’Ufficio Mondialità Caritas – e una maggiore conoscenza del fenomeno immigrazione aiuterebbe tutti a comprenderlo meglio, a spiegare che ci sono persone con un volto e una storia. Per vincere la cultura della paura che sta prendendo piede, vogliamo proporre una cultura nuova che porta una maggiore conoscenza e consapevolezza di quello che sta accadendo. Sarà un’occasione d’incontro con la gente, per aiutarla a capire».
La mostra verrà inaugurata domani, alle ore 18 all’Auditorium Petruzzi, con un convegno introdotto dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti e dal presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli: «Pescara è una città dell’accoglienza – riflette quest’ultimo -, fatta di di gente che oggi accoglie chi è disposto a viverci rispettando le regole e che fu a sua volta accolta, quando la guerra distrusse la città e i cittadini furono costretti ad andarsene. Quella dell’accoglienza è una sfida che dobbiamo vincere attraverso l’incontro e con la mostra ciò sarà possibile, scoprendo gente che consideriamo diversa, ma che ha storie che dovrebbero essere raccontate».
Interverranno poi Farhad Bitani, co-fondatore di Global Afghan forum, e l’arcivescovo eletto di Ferrara-Comacchio monsignor Gian Carlo Perego: «La mostra – precisa Casto Di Bonaventura, presidente del Csv Pescara – invita a conoscere prima di giudicare e a guardare persone che arrivano come persone che cercano un futuro migliore, prima di catalogarli come qualcos’altro. Per introdurci all’evento, avremo chi ha vissuto sulla sua pelle questa condizione e si muove per favorire una possibilità di integrazione migliore».
Domenica 26, sempre al Circolo Aternino alle ore 18, ci sarà la presentazione del progetto Corridoi umanitari della Comunità di Sant’Egidio: «Che – ricorda Gilberto Grasso – hanno permesso già di entrare in Italia a circa 700 profughi, evitando il mare e i viaggi della speranza, perché attraverso questo protocollo si riesce a concedere un visto umanitario prima che prendano il largo con barche in condizioni disumane. Si tratta di persone che si trovano in campi profughi, ora soprattutto siriani, in Libano, ma anche in Etiopia, Libia e Marocco ed entrano con il visto. C’è la massima sicurezza sul fronte legale e c’è la tutela della persona, che viene distolta dal viaggio e preparata ad un percorso di integrazione nei contesti sociali ed economici del Paese di arrivo».
Martedì 28, alla stessa ora, seguirà la presentazione del libro di Vito Moretti, Il colore dei margini, sulla storia di un immigrato che dall’Africa arriva in Italia e infine, giovedì 30 alle ore 18.30 ci sarà l’incontro con l’associazione On the Road, che farà conoscere l’esperienza di persone immigrate che si sono inserite nel nostro contesto.