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Sisma: “La gente soffre ma sente la Chiesa vicina”. Dalla Cei 7.200.000 euro

"Trecento mila euro a disposizione di ogni diocesi - precisa monsignor Galantino -, ancora prima di questa nevicata, per mettere al sicuro strutture ecclesiali e per creare in ogni paese almeno un luogo non solo di culto, ma di socializzazione secondo queste priorità: persone, attività produttive, luoghi di socializzazione, chiese. Ci siamo trovati di fronte a situazioni in cui la Chiesa diventa tutte e tre queste realtà, raccoglie tutte le attese"

Lo ha affermato oggi monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, in contatto con i vescovi delle diocesi colpite

Mons. Nunzio Galantino, segretario generale Cei

Secondo i vescovi dei territori colpiti dalle nuove scosse di terremoto, il disagio psicologico delle persone è l’emergenza più grave. Al tempo stesso la gente percepisce la vicinanza della Chiesa.

Ad affermarlo è stato il segretario generale della Cei monsignor Nunzio Galantino, a margine della presentazione odierna del progetto di ricerca “Educarsi alla Bellezza”, in contatto telefonico in queste ore con i presuli delle diocesi terremotate e sepolte sotto la neve: «Alcuni di loro – riferisce ai giornalisti – mi hanno detto: “Senti don Nunzio, noi non sappiamo veramente che cosa fare. La difficoltà è in questo momento quella materiale di arrivare nei posti”. La cosa più importante e bella che mi è stata detta non solo dai vescovi, ma anche da altri interlocutori che abbiamo costantemente sul territorio – Tv2000, Avvenire, Sir, Radioinblu – è questo sentire la presenza della Chiesa come importante. Sapere che in ogni paesino c’è un punto di riferimento che è il sacerdote o l’istituto religioso, in questo momento tiene accesa un po’ di speranza».

Galantino invita poi a evitare colpevolizzazioni semplificatrici che non servono a nessuno e spiega: «Le disponibilità ci sono da parte del governo e anche attraverso l’8xmille stiamo investendo moltissimo, ma rimane la difficoltà oggettiva di raggiungere luoghi e persone. I vescovi dicono che il problema in questo momento non è il terremoto ma la neve, e che la gente sta apprezzando tutto quello che si sta facendo. Quasi tutti gli uomini del Genio sono sul posto, ma l’ampiezza della situazione di disagio crea gravi difficoltà».

E a proposito di aiuti economici, ammontano a 7 milioni e 200 mila euro i fondi dell’8xmille stanziati dalla Cei: «Trecento mila a disposizione di ogni diocesi – precisa monsignor Galantino -, ancora prima di questa nevicata, per mettere al sicuro strutture ecclesiali e per creare in ogni paese almeno un luogo non solo di culto, ma di socializzazione secondo queste priorità: persone, attività produttive, luoghi di socializzazione, chiese. Ci siamo trovati di fronte a situazioni in cui la Chiesa diventa tutte e tre queste realtà, raccoglie tutte le attese».

Ad Amatrice e a Camerino, ad esempio, la sala della comunità ospita l’ambulatorio: « – replica -. La chiesa è sempre presente, grazie all’8xmille si sta intervenendo con grande facilità e immediatezza. Oggi i nostri incaricati Cei e Caritas sono tutti dislocati sui luoghi colpiti dall’emergenza. Ogni direttore sta avendo contatti con gli omologhi sul luogo. La situazione è drammatica perché è esteso il teatro di questa realtà in cui si sommano terremoto e neve».

About Davide De Amicis (4516 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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