Montesilvano: mensa ed emporio solidale Caritas si faranno
"Questo stanziamento - spiega il sindaco Maragno - è strettamente connesso alla progettualità che stiamo portando avanti e relativa alla decisione della nostra amministrazione di ridurre significativamente la presenza di profughi sul territorio di Montesilvano, mediante l’attivazione di uno Sprar, ossia il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Procederemo presto all’individuazione degli immobili, mediante avvisi pubblici, che potranno ospitare questi centri di seconda accoglienza che saranno dislocati su tutto il territorio comunale"
Dopo l’impasse e le polemiche dei mesi scorsi, l’amministrazione comunale di Montesilvano in settimana ha annunciato la prossima apertura della mensa Caritas con annesso emporio solidale, dove le famiglie in difficoltà economica potranno fare la spesa gratuitamente, che secondo voci dovrebbe sorgere in zona ex Artigian luce (al confine con Pescara): «Abbiamo stanziato ufficialmente 95 mila euro – annuncia il sindaco Francesco Maragno -, che verranno assegnati all’Azienda Sociale, affinché si possa avviare il progetto “Alleanza contro la povertà” che ci permetterà di realizzare una nuova mensa e un emporio solidale così da intervenire in maniera più incisiva sulle situazioni di disagio del nostro territorio».
Il progetto Alleanza contro la povertà è stato promosso dal Comune di Montesilvano, unitamente all’Azienda sociale e alla Caritas diocesana di Pescara-Penne, e potrà contare sui 236 mila euro di fondi ottenuti con la partecipazione al bando U.n.r.r.a. del Ministero dell’Interno, volto al sostegno dei programmi socio assistenziali, oltre che su circa 44 mila euro corrisposte della Caritas e su 27 mila dall’Azienda Sociale per l’arredo e i servizi di mensa ed emporio, a cui si vanno ad aggiungere i 95 mila euro erogati dal Comune: «Questo stanziamento – spiega il sindaco Maragno – è strettamente connesso alla progettualità che stiamo portando avanti e relativa alla decisione della nostra amministrazione di ridurre significativamente la presenza di profughi sul territorio di Montesilvano, mediante l’attivazione di uno Sprar, ossia il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Procederemo presto all’individuazione degli immobili, mediante avvisi pubblici, che potranno ospitare questi centri di seconda accoglienza che saranno dislocati su tutto il territorio comunale privilegiando aree che non siano a vocazione turistica e commerciale, i quali andranno a sostituire gli attuali centri di prima accoglienza collocati negli hotel Ariminum ed Excelsior».
Infatti, nelle “Regole per l’avvio di un sistema di ripartizione graduale e sostenibile dei richiedenti asilo e dei rifugiati sul territorio nazionale attraverso lo SPRAR”, elaborate dal Ministero dell’Interno, si parla di clausola di salvaguardia per rendere esenti i Comuni che appartengono alla rete Sprar o che abbiano già formalmente manifestato la volontà di aderivi, dall’attivazione di ulteriori forme di accoglienza.
Sempre secondo la direttiva ministeriale, inoltre, i centri di accoglienza temporanea eventualmente presenti sul territorio dei Comuni aderenti alla rete Sprar, verranno gradualmente ridotti, entro la quota dei posti assegnata a ciascun Comune: «Ciò significa – sottolinea il primo cittadino – che l’adesione allo Sprar produrrà la chiusura dei centri di prima accoglienza, con la conseguente riduzione ad un massimo di 135 persone, ossia oltre la metà del numero dei migranti presenti a Montesilvano».
Questa tipologia di accoglienza, a detta del sindaco, favorisce innanzitutto il ripristino della sicurezza dei cittadini. Al tempo stesso, permette di integrare con maggiore fluidità i migranti stessi nel tessuto cittadino che oggi, invece, accolti in un’unica zona di Montesilvano, tendono a chiudersi tra loro e ad isolarsi dal resto della collettività: «Tali centri, diffusi su tutta la città, – conclude Maragno – potranno rappresentare le sedi ideali anche per la nuova mensa che verrà realizzata a Montesilvano e che darà una risposta importante alle, purtroppo crescenti, situazioni di disagio sul territorio di Montesilvano».