Pescara si riconferma città della vita, contro la pena di morte
"Rimane fondamentale - ammonisce Roberta Casalini, responsabile pescarese della Comunità di Sant’Egidio - il contributo che ognuno di noi può dare, come conoscere più a fondo la realtà drammatica dell’uso della pena capitale, aderire agli appelli in favore dei condannati a morte, scrivere ad un condannato a morte, condividere il proprio pensiero con altri, per essere parte di un movimento mondiale che opera in favore di una cultura della vita"

Anche il Comune di Pescara ha aderito alla Giornata Internazionale “Città Per La Vita/Città Contro La Pena di Morte – Cities For Life/Cities Against The Death Penalty”, iniziativa giunta quest’anno alla sua XV edizione. L’evento, che si svolge contemporaneamente in tutto il mondo, con oltre 2000 città aderenti, è promosso dalla Comunità di Sant’Egidio, che ha dichiarato il 30 novembre “Giornata cittadina contro la pena di morte”.
Pescara, dunque, si rinnova essere fra le città per la vita in una data odierna che è simbolica, perché coincide con la prima abolizione della pena capitale avvenuta nel Granducato di Toscana, il 30 novembre 1786: «Partecipiamo – sottolinea Laura Di Pietro, assessore comunale alle Politiche europee – alla più grande mobilitazione planetaria contro la pena capitale, con lo stesso obiettivo dei promotori di questo evento, quello di stabilire un dialogo con le società civili e convincere le amministrazioni ad intraprendere un percorso che porti all’abolizione della pena di morte, alla rieducazione alla vita dei condannati, perché possano in qualche modo restituire alla società ciò che il reato commesso ha tolto».
Una partecipazione, quella dell’amministrazione comunale, ritenuta identitaria: «Riguarda Pescara e i suoi cittadini – ribadisce la Di Pietro -, perché è importante coinvolgere la comunità, specie nei Paesi in cui la pena di morte è praticata, perché il futuro possa cambiare e perché la rete internazionale possa allargarsi e aggiungere sempre più partecipanti».
E l’adesione del Comune di Pescara è simbolicamente rappresentata dalla torre civica che è tornata ad essere colorata di azzurro: «Il colore della vita – ricorda l’assessore alle Politiche europee -. Chi entrerà a Palazzo di Città, vedrà anche uno striscione che ricorda questa nostra appartenenza e illustra come avere notizie sulla rete».
Una giornata, quella odierna, voluta, ideata e organizzata con convinzione dalla Comunità di Sant’Egidio: «Noi crediamo – afferma Roberta Casalini, responsabile pescarese dell’organizzazione internazionale -, come ha detto recentemente anche papa Francesco, che la pena di morte sia sempre “inammissibile” e da anni ci battiamo insieme a tanti per la sospensione e l’abolizione delle esecuzioni».
Grandi passi, finora, sono stati compiuti nel cammino verso l’abolizione della pena di morte, è cresciuto il fronte dei Paesi abolizionisti e di quelli che applicano una moratoria, ma alcune regioni del mondo sono minacciate dal ritorno ad una giustizia retributiva, quella dell’occhio per occhio e dente per dente, come nelle Filippine ed in altri Paesi asiatici.
Mentre in alcuni Paesi il trend abolizionista ha subito una battuta d’arresto, come negli Stati americani del Nebraska, della California e dell’Oklahoma: «Di fronte a questa situazione – osserva la Casalini – crediamo ancora più necessaria una mobilitazione a livello mondiale, per dire insieme che non c’è giustizia senza vita. Oggi più di 2 mila città in tutto il pianeta manifesteranno la propria opposizione alla pena capitale, attraverso eventi, incontri e l’illuminazione di un luogo significativo».
La Città di Pescara aderisce dal 2003 a questa mobilitazione mondiale: «Rimane fondamentale – ammonisce la responsabile pescarese della Comunità di Sant’Egidio – il contributo che ognuno di noi può dare, come conoscere più a fondo la realtà drammatica dell’uso della pena capitale, aderire agli appelli in favore dei condannati a morte, scrivere ad un condannato a morte, condividere il proprio pensiero con altri, per essere parte di un movimento mondiale che opera in favore di una cultura della vita».