Torna domani la Giornata nazionale della colletta alimentare
"Sarebbe bello - riflette don Francesco Santuccione, abate di San Cetteo - se di queste giornate non ce ne fosse bisogno ma i poveri, italiani e stranieri, bussano alle porte delle nostre chiese ogni giorno a tutte le ore, in cerca di sostegno materiale e spirituale. D’altra parte è un bel gesto quello di aiutare facendo una spesa più grande, per dare qualcosa al fratello o alla sorella che è nel bisogno. Come dice il Vangelo “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere"
Puntualmente, come ogni ultimo sabato di novembre, torna domani l’appuntamento con la Giornata nazionale della colletta alimentare, promossa dalla Fondazione Banco alimentare, che quest’anno compie vent’anni.
Sono già pronti oltre 4 mila volontari i quali, riconoscibili dalle tradizionali pettorine gialle, presidieranno per tutto il giorno centinaia di supermercati abruzzesi per raccogliere la spesa solidale dei generosi clienti, a cui è richiesta la donazione di alimenti per l’infanzia, tonno in scatola, sughi e pelati, olio d’oliva, riso, legumi e biscotti: «A distanza di tanti anni – sottolinea Luigi Nigliato, presidente del Banco alimentare dell’Abruzzo – la Colletta sta diventando sempre più importante e significativa, soprattutto dopo le parole di Papa Francesco che, in chiusura del Giubileo della misericordia, ha esortato a ripresentare con energie rinnovate anche opere di misericordia già in corso, come questa».
Quest’anno l’obiettivo sarà di superare le 198 tonnellate di alimenti, raccolti nella scorsa edizione, parte delle 1.708 tonnellate raccolte complessivamente nel 2015. Il ricavato della Giornata nazionale della Colletta alimentare verrà distribuito fra le 200 strutture caritative convenzionate, che in Abruzzo assistono 40.701 bisognosi: «Sarebbe bello – riflette don Francesco Santuccione, abate di San Cetteo – se di queste giornate non ce ne fosse bisogno ma i poveri, italiani e stranieri, bussano alle porte delle nostre chiese ogni giorno a tutte le ore, in cerca di sostegno materiale e spirituale. D’altra parte è un bel gesto quello di aiutare facendo una spesa più grande, per dare qualcosa al fratello o alla sorella che è nel bisogno. Come dice il Vangelo “Avevo fame e mi avete dato da mangiare, avevo sete e mi avete dato da bere».
E la Colletta alimentare, sarà anche un’occasione di riscatto per 10 detenuti del Carcere di San Donato che, a coppie, faranno servizio in cinque supermercati nel centro di Pescara: «Hanno già scontato metà della pena – precisa Massimo Marcucci, capo equipe dei detenuti – ottenendo la possibilità della messa in prova, con la voglia di poter essere ancora utili per la collettività, rimettendosi in pari».