Entrano nel vivo i riti della Settimana santa pescarese
Celebrazioni pasquali rese più intense dal clima di raccoglimento e preghiera che sta caratterizzando l’Anno santo della misericordia: "Questo Giubileo - sottolinea don Francesco Santuccione, abate di San Cetteo - esalta la fraternità universale, rappresentata dai tanti che giungono in Cattedrale per varcare la Porta santa e confessarsi, in cerca di fede e pace. È questa la risposta migliore alla violenza di questi giorni, che si può vincere solo con l’amore, la pace e la concordia"
Con la messa crismale presieduta ieri sera dall’arcivescovo Valentinetti nel Palasport Giovanni Paolo II di Pescara, alla presenza del clero diocesano e di oltre 2 mila fedeli che hanno assistito alla consacrazione degli olii santi, sono entrati nel vivo i riti della Settimana santa.
Questa sera, alle ore 18, il giovedì santo vedrà celebrare la Messa in Coena Domini nella Cattedrale di San Cetteo, dove il presule celebrerà il rito della lavanda dei piedi su 12 operatori di altrettante associazioni caritative del territorio della provincia.
Domani pomeriggio, venerdì santo, nella chiesa del Sacro Cuore alle ore 17 si rivivrà la Passione di Cristo a cui seguirà, alle ore 19, la tradizionale processione del Cristo morto guidata da monsignor Tommaso Valentinetti. Il corteo solenne, dopo aver attraversato piazza Sacro Cuore, Corso Umberto, via Nicola Fabrizi, via Venezia, Piazza Duca D’Aosta, viale Marconi e via Conte di Ruvo, farà rientro in Cattedrale per la benedizione finale.
Il sabato santo, giorno di silenzio e preghiera, si chiuderà alle 22.30 con la Veglia pasquale celebrata in Cattedrale dall’arcivescovo: «Nell’occasione – annuncia don Francesco Santuccione, abate di San Cetteo – dieci adulti riceveranno battesimo, comunione e cresima insieme, dopo un consapevole percorso preparatorio, e 170 neocatecumenali rinnoveranno il loro cammino di adesione».
Domenica, alle ore 11.30, sarà nuovamente il presule a presiedere il solenne Pontificale di Pasqua in San Cetteo. Celebrazioni, queste, rese più intense dal clima di raccoglimento e preghiera che sta caratterizzando l’Anno santo della misericordia: «Questo Giubileo – sottolinea Santuccione – esalta la fraternità universale, rappresentata dai tanti che giungono in Cattedrale per varcare la Porta santa e confessarsi, in cerca di fede e pace. È questa la risposta migliore alla violenza di questi giorni, che si può vincere solo con l’amore, la pace e la concordia».
Tra i riti pasquali più suggestivi del pescarese, la processione del Cristo morto di Loreto Aprutino che domani partirà alle 20 dalla chiesa di San Pietro con la statua in legno del Cristo, realizzata nel ‘700 dal maestro Francesco Conti di Sulmona, fresca di restauro. Accompagnerà la processione, che attraverserà le antiche vie del centro vestino, il coro cittadino che eseguirà il Miserere diretto dal maestro Nicola Hansalik Samale, musicato dalla banda di Ailano.