“Davanti al male spalanchiamo il cuore alla Parola di Dio perché non prevalga”
"Il Libro della Genesi - ricorda il Papa - dice che il male è accovacciato davanti alla nostra porta. Guai a noi se lo lasciamo entrare, sarebbe lui allora a chiudere la nostra porta a chiunque altro. Siamo invece chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio, per diventare così suoi figli"
«Di fronte al mistero del male, siamo chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio, perché il male insidia anche la nostra vita e richiede da parte nostra vigilanza e attenzione perché non prevalga».
Lo ha affermato ieri Papa Francesco, pronunciando l’Angelus in piazza San Pietro e motivando questa riflessione citando una frase della Genesi: «Il Libro della Genesi – ricorda il Papa – dice che il male è accovacciato davanti alla nostra porta. Guai a noi se lo lasciamo entrare, sarebbe lui allora a chiudere la nostra porta a chiunque altro. Siamo invece chiamati a spalancare la porta del nostro cuore alla Parola di Dio, per diventare così suoi figli».
Così Dio si è incarnato, a detta del Santo Padre, affinché toccassimo con mano l’amore di Dio. Un’Incarnazione definita drammatica: «Di fronte alla luce – sottolinea il Pontefice -, gli uomini hanno scelto le tenebre».
Quindi un invito ad accogliere realmente la Parola di Dio, facendo in modo che il Vangelo diventi sempre più carne anche nella nostra vita: «E Lui – aggiunge il Santo Padre – ci difenda dal male, dal diavolo, che sempre è accovacciato davanti alla nostra porta, davanti al nostro cuore, e vuole entrare».
Inoltre, secondo Papa Bergoglio, accostarsi al Vangelo, meditarlo e incarnarlo nella vita quotidiana è il modo migliore per conoscere Gesù e portarlo agli altri. A questo punto, c’è stato un richiamo all’Anno santo della Misericordia: «Se lo accogliamo – ribadisce il Sommo Pontefice -, cresceremo nella conoscenza e nell’amore del Signore, impareremo ad essere misericordiosi come Lui. È l’invito della santa Madre Chiesa ad accogliere questa Parola di salvezza, questo mistero di luce».
Questa è, dunque, la vocazione e la gioia di ogni battezzato: «Indicare – esorta Papa Francesco – e donare agli altri Gesù; ma per fare questo dobbiamo conoscerlo e averlo dentro di noi, come Signore della nostra vita».
Al termine della preghiera mariana, il Papa ha inoltre rinnovato l’appello a leggere ogni giorno un brano del Vangelo: «Un passo del Vangelo – precisa il Pontefice -, per conoscere meglio Gesù, per spalancare il nostro cuore a Gesù, e così possiamo farlo conoscere meglio agli altri. Anche portare un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa: ci farà bene. Non dimenticate: ogni giorno leggiamo un passo del Vangelo. Nei momenti lieti e in quelli tristi, affidiamoci a Lui, nostra speranza!».
Tutto questo ricordando l’impegno preso a Capodanno, Giornata mondiale della pace, sul tema “Vinci l’indifferenza e conquista la pace”: «Con la grazia di Dio, – conclude il Pontefice – potremo metterlo in pratica».