In Abruzzo Alleanza contro la povertà in campo per il reddito d’inclusione
"Il Reddito d'inclusione sociale - precisa Federica De Lauso, dell’Ufficio studi di Caritas Italiana -, riguarderebbe tutti i 4 milioni di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà, senza distinzioni di età, occupazione o disabilità, a partire dai più poveri"

Anche in Abruzzo scende in campo l’Alleanza contro la povertà, la rete di organizzazioni del Terzo settore di cui Caritas e Acli (Associazioni cristiane lavoratori italiane) sono i capofila con la collaborazione di altri 35 enti, al fine di sollecitare le istituzioni nazionali ad introdurre misure di contrasto alla povertà universalistiche e strutturali, come il Reddito di inclusione sociale.
Un obiettivo che Alleanza contro la povertà, in Italia come in Abruzzo, intende realizzare con l’apporto di partner come Banco Alimentare, Forum Terzo Settore, Anffas, Fio.Psd, On The Road onlus, Cgil-Cisl-Uil e Spi-Fnp-Uilp.
Organizzazioni presenti ieri, presso la sala Figlia di Jorio della Provincia di Pescara, per aprire ufficialmente i lavori dell’Alleanza partendo dagli ultimi dati sulla povertà: «Gli ultimi dati Istat – premette Agnese Ranghelli, vice presidente Acli Abruzzo – vedono l’Abruzzo tra le regioni che, nel 2013 e nel 2014, hanno fatto registrare un aumento della povertà».
Un dato, quest’ultimo, confermato dal monitoraggio del Banco Alimentare che in Abruzzo, dal 2006 al 2015, ha visto aumentare da 29 mila a circa 36 mila le erogazioni di prodotti alimentari e dal Centro polifunzionale Train de vie che nella sola area della stazione ferroviaria di Pescara centrale, fra i senza fissa dimora, ha riscontrato un aumento della povertà del 15%.
Non va meglio con le pensioni, come dimostrato dagli ultimi dati Inps: «Il 50% – sottolinea la Ranghelli – non supera i 500 euro di importo, mentre il 75% non supera i 1.000 euro. Le donne sono più penalizzate e anche la richiesta di indennità di disoccupazione è aumentata del 22% nel biennio 2013-2014, passando da 35.468 del 2013 a 43.189 nel 2014».
Da qui l’appello, rivolto anche alla Regione Abruzzo, per l’introduzione del Reddito di inclusione sociale: «Questa misura – precisa Federica De Lauso, dell’Ufficio studi di Caritas Italiana -, riguarderebbe tutti i 4 milioni di italiani che vivono al di sotto della soglia di povertà, senza distinzioni di età, occupazione o disabilità, a partire dai più poveri».
Una misura che non prevedrebbe solo trasferimenti monetari, ma anche percorsi di inclusione lavorativa: «Le Parti sociali – annuncia Marinella Sclocco, assessore regionale alle Politiche sociali – faranno parte del Patto d’inclusione, un provvedimento in preparazione che ci consentirà di lavorare in rete per il contrasto alla povertà, avendo una precisa distribuzione dei compiti».