Il Comune di Pescara aderisce alla Convenzione Onu sui diritti dei disabili
Il Consiglio comunale - esorta monsignor Valentinetti - impegni la Regione Abruzzo affinché ai disabili venga garantito non solo l’accesso alle cure straordinarie, ma anche a quelle ordinarie e con la fine del commissariamento della Sanità, torni la capacità di giurisdizione per ascoltare enti e associazioni che seguono queste problematiche. Bisogna avviare una riflessione sull’attivazione di un “Dopo di noi”, perché i disabili non possono e non devono vivere da soli"

Ieri pomeriggio il Consiglio comunale di Pescara, riunito in seduta straordinaria in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, ha approvato all’unanimità la delibera con la quale aderisce alla Convenzione Onu sui diritti per le persone con disabilità.
Un’adesione, che rappresenta un passo importante nel lungo e complesso percorso intrapreso e volto ad una piena inclusione sociale dei disabili, condiviso da varie associazioni del settore (Anmic, Aism Carrozzine determinate, Anfass e Unmil) e dal cabarettista Germano D’Aurelio (‘Nduccio) che ieri ha partecipato leggendo i diritti fondamentali della Convenzione Onu: «Grande soddisfazione – commenta Giuliano Diodati, assessore alle Politiche Sociali – per l’esito del Consiglio, con cui ribadiamo la volontà di portare a compimento i progetti per cui stiamo lavorando».
A partire dall’abbattimento delle barriere architettoniche: «Dopo aver già avviato – ricorda Diodati – l’iter per l’elaborazione del Piano di abbattimento delle barriere architettoniche, lo scorso anno, dal primo gennaio il Comune attiverà uno sportello dove settimanalmente i cittadini potranno segnalare la presenza di barriere».
Inoltre, sempre nei primi giorni di gennaio verranno ultimati i lavori di riqualificazione del settore disabili allo Stadio Adriatico-Cornacchia, che consentirà un facile e comodo accesso a 90 tifosi: «Il nostro – aggiunge l’assessore comunale alle Politiche Sociali – diventerà il secondo stadio più organizzato d’Italia in quest’ambito».
Un obiettivo, quello dell’abbattimento delle barriere architettoniche, sposato anche dall’arcidiocesi di Pescara-Penne: «Questo – sottolinea l’arcivescovo monsignor Tommaso Valentinetti – è uno dei primi passi affinché l’integrazione avvenga senza difficoltà e, pertanto, ci stiamo organizzando per intervenire anche all’interno delle chiese e dei locali parrocchiali».
Quindi l’arcivescovo ha rivolto un vigoroso appello all’Assise civica: «Il Consiglio comunale – esorta il presule – impegni la Regione Abruzzo affinché ai disabili venga garantito non solo l’accesso alle cure straordinarie, ma anche a quelle ordinarie e con la fine del commissariamento della Sanità, torni la capacità di giurisdizione per ascoltare enti e associazioni che seguono queste problematiche».
Un pensiero anche sull’assistenza dei disabili dopo la morte dei genitori: «Bisogna avviare una riflessione – conclude monsignor Valentinetti – sull’attivazione di un “Dopo di noi”, perché i disabili non possono e non devono vivere da soli».