In una scuola pescarese la prima merenda a chilometri zero d’Abruzzo
"Non facciamo altro - spiega Antonella Di Crescenzo, direttrice amministrativa del Liceo - che attuare le nuove linee guida emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione, per educare i ragazzi a scegliere cibi sani prodotti con criteri ecosostenibili"

È il Liceo artistico, musicale e coreutico “Misticoni-Bellisario” di Pescara la prima scuola abruzzese, tra le prime in Italia, a mettere al bando alimenti industriali e merendine per far posto ad una ricreazione salutare e di qualità a base di panini al prosciutto, al formaggio o con lattuga, yogurt e frutta di stagione rigorosamente a chilometro zero in quanto prodotti da aziende agrituristiche locali.
Giovedì il test della rivoluzione, che partirà dal prossimo 1 dicembre e andrà avanti fino al termine dell’anno scolastico, grazie alla sinergia che la scuola ha stretto con Coldiretti Abruzzo e Campagna amica attraverso il progetto dal titolo “Mangiar bene: alimentazione, scuola e salute”: «Non facciamo altro – spiega Antonella Di Crescenzo, direttrice amministrativa del Liceo – che attuare le nuove linee guida emanate dal Ministero della Pubblica Istruzione, per educare i ragazzi a scegliere cibi sani prodotti con criteri ecosostenibili».
Sarà dunque un’azienda agrituristica di Cepagatti, affiliata alla rete del mercato di Campagna amica, a produrre e distribuire questi prodotti nei tre plessi dell’istituto, in via Einaudi, viale Kennedy e via Passolanciano, soddisfacendo l’appetito di 1.200 studenti: «I prodotti – garantisce Mauro Del Ponte, coordinatore di Campagna amica Abruzzo – arriveranno esclusivamente da aziende certificate e controllate, venendo proposti a prezzi modici. Si potrà spendere da un minimo di 80 centesimi a un massimo di 1,50 euro».
Insomma, sarà questo un modo per educare al consumo di cibo di qualità quelli che saranno i consumatori di domani: «Vogliamo – conclude Alberto Bertinelli, direttore di Coldiretti Abruzzo – educare i giovani alla riscoperta della nostra dieta mediterranea, con l’olio, il pane, gli ortaggi, le specialità di cui siamo depositari. Abbiamo questa fortuna e dobbiamo valorizzarla. Del resto i ragazzi hanno risposto in maniera entusiastica, dando vita ad una grande abbuffata».