A casa i pellegrini Unitalsi abruzzesi bloccati a Marsiglia dal maltempo
"Molti malati - racconta Federica Bucci, presidente della sottosezione pescarese dell’Unitalsi - neanche si sono accorti subito della fermata imprevista, dato che a quell’ora dormivano e comunque siamo stati ben assistiti dal personale della Croce Rossa francese, essendo anche stati agevolati dalla presenza dei bagni vicino alla nostra vettura"

Si è concluso ieri a mezzogiorno con l’arrivo del treno, tra i cori e gli applausi di parenti e amici che li attendevano con ansia al binario 1 della stazione di Pescara centrale, l’incubo dei 288 pellegrini abruzzesi dell’Unitalsi di ritorno da Lourdes rimasti bloccati per quindici ore, dalle 22 di sabato alle 13 di domenica, nella stazione francese di Marsiglia a causa della violenta ondata di maltempo che ha flagellato la Costa Azzurra.
Volti stanchi, ma sereni quelli dei volontari dell’organizzazione religiosa che vede tra i suoi compiti il trasporto e l’accompagnamento dei malati presso il santuario mariano francese. E anche in quest’ultima spedizione, partita il 28 settembre scorso, fra i 288 componenti vi erano 180 disabili che al di là della lunga attesa non hanno patito particolari disagi: «Molti di loro – racconta Federica Bucci, presidente della sottosezione pescarese dell’Unitalsi – neanche si sono accorti subito della fermata imprevista, dato che a quell’ora dormivano e comunque siamo stati ben assistiti dal personale della Croce Rossa francese, essendo anche stati agevolati dalla presenza dei bagni vicino alla nostra vettura».
Complice la notte, dunque, non ci sono state scene di panico e grazie all’esperienza dei volontari unitalsiani, la lunga attesa è trascorsa nel migliore dei modi e senza fare ricorso a particolari cure mediche: «Del resto – spiega Alessandra Bascelli, presidente della sezione abruzzese dell’Unitalsi – il nostro treno, come sempre, aveva a bordo medici e infermieri oltre ad essere dotato di una farmacia mobile che ha coperto il fabbisogno dei malati sia a Lourdes che durante il viaggio».
Una volta ripartito il treno Unitalsi, che insieme agli abruzzesi ospitava anche i pellegrini di Puglia e Molise, ha viaggiato tutta domenica pomeriggio in territorio francese arrivando al confine franco-italiano di Modane in serata, per poi proseguire raggiungendo Torino nel primo mattino di ieri e percorrere le ultime centinaia di chilometri prima del lieto fine con la prima sosta del convoglio a Giulianova, alle 11.30, e il successivo arrivo a Pescara con un giorno di ritardo sulla tabella di marcia: «I nostri volontari e i pellegrini – sottolinea la presidente dell’Unitalsi Abruzzo -, nonostante le difficoltà e la lunga attesa presso la stazione di Marsiglia, non si sono mai arresi e hanno continuato a gioire, cantare e suonare mantenendo un clima sereno. Anzi, presso Modane hanno anche improvvisato una spaghettata».
Insomma quel viaggio che rischiava di trasformarsi in un autentico calvario, alla fine si è tramutato in un pellegrinaggio nel pellegrinaggio: «Tutto questo – conclude Alessandra Bascelli -, grazie a tutta la gioia che l’Unitalsi riesce ad esprimere e che ha fatto fronte anche a questa emergenza».