“La Buona scuola è un passo avanti: la famiglia è il primo soggetto educante”
"Plaudo, per questo, - afferma Galantino - alla circolare del ministro Giannini nella quale si chiarisce che la famiglia è il primo soggetto educante e nessuno, in nome di niente, può permettersi il lusso, in maniera surrettizia, di far passare le proprie fissazioni e ideologie con la forza del pensiero unico. Non è possibile"

«Un passo avanti. Mi auguro che nel suo contenuto, con tutti i limiti che questo potrà avere – siamo in democrazia e ognuno chiede quel che gli conviene di più – prevalgano le esigenze concrete della scuola».
Così monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Conferenza episcopale italiana, si è espresso ieri sull’approvazione oggi del disegno di legge sulla “Buona Scuola”.
Per monsignor Galantino, che ha parlato a margine della presentazione del Rapporto 2014 dell’associazione “Rondine – Cittadella della pace” svoltasi presso la Camera dei Deputati, la preoccupazione non deve essere solo quella per i soldi che si devono risparmiare: «Ci sarebbe – osserva monsignor Galantino – da invitare il Governo a investire di più sulla formazione. È evidente che l’approvazione è un passo avanti, perché tutto sommato la nostra nazione è troppo abituata alla stagnazione, a fermarsi, e appena si intravede qualcosa di nuovo scatta subito il virus della conflittualità».
L’auspicio del segretario generale della Cei è che con la nuova legge si smetta, per esempio, di avere scuole che non possono programmare una formazione seria per mancanza di soldi: «Che – continua Galantino – non si creino classi pollaio e che i docenti possano stabilire relazioni dirette con tutti soprattutto con gli ultimi, quelli che non possono contare sulla raccomandazione di Tizio o di Caio. Mi auguro che questa approvazione della Buona Scuola crei uno spirito nuovo e inneschi meccanismi che mettano al centro l’alunno, il docente e la famiglia».
Su quest’ultimo punto, il segretario generale della Cei ha ribadito che il primo responsabile della formazione è la famiglia: «Plaudo, per questo, – conclude l’alto prelato – alla circolare del ministro Giannini nella quale si chiarisce che la famiglia è il primo soggetto educante e nessuno, in nome di niente, può permettersi il lusso, in maniera surrettizia, di far passare le proprie fissazioni e ideologie con la forza del pensiero unico. Non è possibile. Se la riforma della scuola e le circolari che l’accompagnano ci aiuteranno a recuperare il ruolo centrale della famiglia, io dico che la legge ha operato una grande svolta».