Al Consiglio europeo del 28 e 29 giugno, si discuterà la proposta della Commissione di agire attraverso la politica estera e di cooperazione allo sviluppo per fermare le migrazioni: "Si mettono, di fatto, - sottolinea Gianfranco Cattai, presidente Focsiv - in serio pericolo i diritti umani di famiglie, donne e bambini che fuggono dalle guerre. L’Unione europea perde la sua credibilità e autorevolezza nel difendere i diritti umani nel mondo, soprattutto rinnega i suoi valori fondanti. Né si coglie il messaggio di Papa Francesco per un’Europa madre della dignità umana"
"Tutti, cattolici, ortodossi e protestanti, - spiega Papa Francesco - formiamo un sacerdozio regale e una nazione santa. Questo significa che abbiamo una missione comune, che è quella di trasmettere la misericordia ricevuta agli altri, partendo dai più poveri e abbandonati"
"Nella prima riunione che ho avuto con i vescovi italiani - ricorda Papa Francesco -, nel maggio 2013, una delle tre cose che ho detto: 'Con il governo italiano, arrangiatevi voi. Perché il Papa è per tutti, e non può mettersi in politica concreta, interna di un Paese'. Questo non è il ruolo del Papa. E quello che penso io è quello che pensa la Chiesa, perché questo non è il primo Paese che fa questa esperienza: sono tanti. Io penso quello che la Chiesa sempre ha detto”
"Essa introduce - spiega il cardinale Bagnasco - non solo ai perenni interrogativi dell‘esistenza ma offre a tutti, cristiani e non cristiani, la possibilità di leggere e comprendere la società e la cultura del Paese e dell‘Europa"
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