Studenti, più e meno giovani, alla scoperta dei tesori di Vicoli
"La Regione - afferma Donato Di Matteo, assessore regionale ai Parchi - guarda con interesse al riequilibrio del rapporto tra costa ed entroterra, perché il solo turismo costiero non è vincente e bisogna pensare a leggi attente nei riguardi della montagna e di realtà come quella di Vicoli"
È stato il binomio biodiversità-alimentazione al centro del percorso formativo compiuto dagli studenti delle classi quarte del Liceo Scientifico “Corradino D’Ascanio” e dai loro più attempati colleghi dell’Università popolare della terza età di Montesilvano, culminato ieri nell’esperienza diretta della visita a “Le meraviglie di Vicoli”.
È questo il titolo dell’iniziativa, ideata e organizzata dall’amministrazione comunale del piccolo centro vestino che si fregia di avere, nel proprio territorio, uno dei cinque parchi territoriali attrezzati istituiti in Abruzzo. Un’area naturale protetta, esistente dal 1990, caratterizzata dalla pregiata e rigogliosa vegetazione sorta sulle sponde del fiume Nora che domina la vallata.
Un’area protetta da 25 anni, vocata alla socializzazione dei suoi utenti, collegata da un suggestivo sentiero al borgo antico di Vicoli: «Un parco territoriale attrezzato – annuncia Luigi Gabriele Odorisio, vice presidente della Cooperativa Nl Group, ente gestore – a cui daremo nuova vita, facendolo diventare un centro di educazione ambientale, con il coinvolgimento delle scuole».
Quella di ieri, alla presenza della classe 4 D del Liceo Scientifico D’Ascanio diretto da Natalina Ciacio, è stata dunque una prova generale di quella che diverrà una mostra permanente della biodiversità: «Guardandosi intorno – spiega il professor Fernando Tammaro, già ordinario di Botanica all’Università de L’Aquila – si trovano almeno trenta specie vegetali, tra cui l’orniello, il ligustro e il pioppo nero».
Ma oltre alla flora, anche la fauna è ben presente al Parco di Vicoli. Ne è l’esempio il gheppio, un uccello rapace di cui un esemplare, curato dal Centro recupero fauna selvatica del Corpo Forestale dello Stato di Pescara guidato da Piero Di Fabrizio, è stato liberato nel parco.
Quindi la visita all’adiacente Mulino storico Brandolini, diretto da Gabriele Brandolini (figlio dell’ultimo mugnaio Franco): «L’unico rimasto, risalente al 1815, – sottolinea Giuseppe Tini, presidente dell’Università della terza età – dei 16 mulini ad acqua storicamente presenti nella valle del Nora».
Gli ospiti hanno così visitato le antiche macine, venendo poi accolti dal sindaco di Vicoli Catia Campobasso e dall’assessore regionale ai Parchi, che ha rilanciato l’interesse verso le aree interne: «La Regione – afferma Donato Di Matteo – guarda con interesse al riequilibrio del rapporto tra costa ed entroterra, perché il solo turismo costiero non è vincente e bisogna pensare a leggi attente nei riguardi della montagna e di realtà come quella di Vicoli».
Al termine, tutti i presenti si sono rifocillati assaggiando alcune prodotti tipici, come le salsicce di trippa, i formaggi freschi e stagionati e, infine, la tradizionale ″fracchiata″: «È un piatto antichissimo – racconta Angelo Tarquinio, dell’Università della terza età -, risalente al ‘600 quando alla farina di ceci venne unita quella di cicerchia».