Tra le macerie per riprogettare e preservare l’Italia
“L’Italia da riprogettare e preservare nella nostra storia”. È questo il titolo del convegno nazionale della Federazione Italiana Settimanali Cattolici, organizzato in collaborazione con l’Unione Cattolica Stampa Italiana, la Conferenza Episcopale Abruzzese-Molisana e l’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, che si terrà a L’Aquila da oggi al 18 aprile presso la sala conferenze dell’hotel Canadian.
La città abruzzese ospiterà più di 180 giornalisti e operatori della comunicazione “a cento anni dal terremoto della Marsica” e per un “confronto sulla ricostruzione di L’aquila e dell’intero Paese”, racconterà le calamità naturali, si interrogherà sul ruolo della comunicazione nella ricostruzione e si confronterà, a livello esperienziale e deontologico, sul dovere di cronaca in situazioni che coinvolgono il professionista a livello emotivo e dove l’urgenza e il flusso incontrollato di informazioni rischiano di prendere il sopravvento sull’attendibilità.
«Ci accoglie una città che è per molti versi icona del Paese – afferma mons. Domenico Pompilii, sottosegretario Cei e direttore dell’ufficio nazionale per le Comunicazioni Sociali – Di fronte c’è la sfida, per L‘Aquila come per il Paese intero, di una ricostruzione, di una resurrezione che non può prescindere dalla consapevolezza della propria identità e delle proprie radici, così come non può fare a meno del contributo di tutti, nessuno escluso».
Ad aprire i lavori, giovedì pomeriggio, dopo i saluti di monsignor Giuseppe Petrocchi, arcivescovo di L’Aquila, dell’onorevole Paola De Micheli, sottosegretario all’Economia con delega alla ricostruzione e del sindaco Massimo Cialente, sarà una tavola rotonda sulla necessità di “Comunicare per ricostruire” con lo stesso monsignor Pompilii, con Luigi Vicinanza (L’Espresso) e Giustino Parisse (ilCentro).
Venerdì 17 l’appuntamento entrerà nel vivo del racconto con l’esperienza di Daniela Senapa (Rai), Flavio Massari (cineoperatore), Angelo De Nicola (il Messaggero) e Roberto Grillo (fotografo) e con un secondo momento sugli aspetti deontologici offerto da Vincenzo Morgante (TgR), Stefano Trasatti (Redattore Sociale), Stefano Paollotta (Odg Abruzzo).
Roberto Zarriello (New Media) e Francesco Paolucci (diceche.com) proporranno la riflessione sulle tragedie nei social e anticiperanno l’intervento dei giornalisti dei notiziari cattolici Alessia Guerrieri (Avvenire), Michele Luppi (il Settimanale – Como) e Benedetta Bellocchio (Notizie – Carpi) sulla relazione tra Fede, ricostruzione e notizia.
La visita al centro storico della città accompagnata dallo storico Raffaele Colapietra, dopo l’intervento di Francesco Occhetta (Civiltà Cattolica) sull’esigenza di “Ricostruire anche la deontologia della narrazione” occuperanno il pomeriggio che concluderà con la celebrazione della Messa presieduta da monsignor Tommaso Valentinetti, presidente Ceam, nella basilica minore di San Giuseppe Artigiano, in zona Duomo.
Sabato 18, il discorso su l’Aquila e la Marsica diventerà paradigma di una “Italia da Riprogettare”. Dopo i saluti di Luciano D’Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, interverranno Francesco Zanotti, presidente della Fisc, Andrea Melodia, presidente Ucsi ed Enzo Iacopino, presidente OdG e si affronterà la stretta relazione tra l’informazione e la speranza con monsignor Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali e Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto.