“Siamo chiamati alla misericordia verso i lontani dalla comunità cristiana”
"Pochi giorni fa - ricorda l’arcivescovo di Pescara-Penne - abbiamo sentito da Papa Francesco l’indizione di un nuovo Anno santo straordinario, che inizierà il giorno della solennità dell’Immacolata concezione della Vergine Maria: è questo un segno dell’anno definitivo che sarà instaurato alla fine dei tempi e sarà l’anno della misericordia"

«Come Chiesa siamo chiamati ad essere strumenti di misericordia nelle azioni di carità verso i poveri, i piccoli e coloro che non contano sulla faccia della Terra, ma siamo chiamati a vivere la misericordia nei confronti dei peccatori, di coloro che si sentono lontani dalla vita della comunità cristiana».
Lo ha affermato ieri sera l’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, presiedendo la solenne messa crismale del mercoledì santo concelebrata con il vescovo emerito monsignor Giuseppe Di Falco e con tutti i sacerdoti diocesani, alla presenza dei religiosi e di migliaia di fedeli che hanno assiepato le gradinate del Palasport Giovanni Paolo II di Pescara, provenendo da tutte le parrocchie diocesane. La liturgia è stata animata dal coro diocesano diretto da Roberta Fioravanti.
Nell’omelia, il presule ha dunque approfondito il concetto di misericordia, che continua a perpetrarsi nella storia della Chiesa e nella vita dell’umanità: «Una misericordia – precisa monsignor Valentinetti – capace di correre per le strade del mondo per dire a tutti “Dio è buono, Gesù è buono, lo Spirito Santo è la forza che è in noi per farci proclamare il mistero d’amore e di novità”. Quel mistero d’amore che Gesù ha condensato con quelle brevissime parole: “Non sono venuto a chiamare i giusti, mai peccatori alla salvezza”».
Un tema, quello della misericordia, costantemente presente nel Vangelo e che sarà al centro del prossimo anno pastorale: «Pochi giorni fa – ricorda l’arcivescovo di Pescara-Penne – abbiamo sentito da Papa Francesco l’indizione di un nuovo Anno santo straordinario, che inizierà il giorno della solennità dell’Immacolata concezione della Vergine Maria: è questo un segno dell’anno definitivo che sarà instaurato alla fine dei tempi e sarà l’anno della misericordia».
Insomma, a detta del presule, quest’Anno santo della misericordia dovrà essere la prova, la dimostrazione di quanto avverrà alla fine dei tempi: «Arriverà un giorno – avverte l’arcivescovo Valentinetti – in cui la Chiesa consegnerà il Regno di Dio nelle mani del Padre e, finalmente, quel regno verrà instaurato definitivamente. Un regno dove si consoleranno tutti gli afflitti, si fasceranno le piaghe dei cuori spezzati. Un regno che sarà lieto annuncio per i miseri e che promulgherà la scarcerazione ai prigionieri e finalmente indirà un anno di grazia del Signore: un anno di grazia che non avrà mai fine».
E al termine dell’omelia, monsignor Valentinetti è tornato a rivolgere un pensiero ai tanti religiosi e consacrati presenti, a dodici dei quali oggi alle 18.30 impartirà il rito della lavanda dei piedi all’interno della messa in Coena Domini nella Cattedrale di San Cetteo, nell’anno dedicato alla vita consacrata: «Essi – afferma il presule – hanno consacrato la vita al Signore nella povertà, nella castità e nell’obbedienza e chissà quante volte hanno rinnovato questi voti e chissà quante volte il Signore ha chiesto loro di rivivere l’amore che li ha spinti, sotto il primo slancio della giovinezza, a dire sì al Signore per sempre. Cari religiosi e care religiose, la Chiesa di Pescara-Penne vi vuole bene: forse non ve ne accorgete troppo, ma vi vuole bene nella preghiera e nella valorizzazione del vostro ministero e del vostro carisma».
Una presenza, quella dei religiosi, da cui la comunità diocesana pescarese trae e deve trarre esempio: «I vostri voti – aggiunge monsignor Tommaso Valentinetti -, per la nostra diocesi, sono un segno sacramentale perché tutti quanti noi, come Chiesa, siamo chiamati a vivere la logica della povertà, della castità e dell’obbedienza, apprendendo da voi quanto sia importante questo sì definitivo nelle mani del Signore».
Quindi l’arcivescovo di Pescara-Penne ha benedetto e consacrato le tre ampolle contenti gli oli che, durante l’anno liturgico, verranno usati dai sacerdoti diocesani per impartire i sacramenti: il crisma per amministrare i sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell’Ordine sacro, l’olio dei catecumeni per ungere i catecumeni che stanno per ricevere il sacramento del Battesimo e l’olio degli infermi.