“Col divorzio breve il matrimonio diventa un bene di consumo”
"L’introduzione nel nostro ordinamento - spiega la Negri Zamagni - del “divorzio breve” rappresenta l’esplicitazione del fatto che il matrimonio non è più un investimento di vita, bensì un bene di consumo, da liberarsene nel più breve tempo possibile quando non piace più"

«L’introduzione nel nostro ordinamento del “divorzio breve”, provvedimento che prevede l’accorciamento da tre a un anno per chiedere il divorzio a seguito della separazione (approvato ieri in seconda lettura al Senato con 228 voti favorevoli, 11 contrari e 11 astenuti, per poi tornare alla Camera in terza lettura) rappresenta l’esplicitazione del fatto che il matrimonio non è più un investimento di vita, bensì un bene di consumo da liberarsene nel più breve tempo possibile quando non piace più».
Lo afferma, in un’intervista all’agenzia di stampa Sir, Vera Negri Zamagni, docente all’Università di Bologna, dove è pure direttore della Scuola diocesana di formazione all‘impegno sociale e politico: «Nella crisi matrimoniale – spiega – non c’è più un problema da affrontare, ma un diritto da esercitare».
Secondo la docente, dunque, ci stiamo dirigendo verso una diversa concezione del matrimonio e della famiglia: «Quest’ultima – osserva la Zamagni -, da sempre, è il luogo tipico per la costruzione delle persone: non solo i figli che crescono sull’esempio dei genitori, ma anche gli stessi coniugi, che dal reciproco confronto escono uomini e donne “migliori”. Ora, invece, se al primo litigio si divorzia, non c’è più quell’investimento nel miglioramento della qualità delle persone».
Insomma, la docente dell’Università di Bologna è convinta che la riduzione dei tempi per divorziare tolga valore nell’opinione pubblica a quel legame e, alla fine, la gente viene portata a credere davvero che il matrimonio non sia niente più di un bene di consumo: «E se, per ora, – conclude Vera Negri Zamagni – non si avrà il divorzio “immediato”, senza passare dalla separazione, temo che questa sia una tappa intermedia e che presto il divorzio immediato verrà riproposto».