“E’ in corso la distruzione dell’umanità, della qualità dell’umano”
«Il sesto rapporto sulla dottrina sociale della Chiesa nel mondo dà il senso di un percorso sempre più scivoloso e fa chiarezza su questa “distruzione dell’umanità”, nel senso di qualità dell’umano». Lo ha affermato la deputata Eugenia Roccella intervenuta martedì a Roma, nella sede di Radio Vaticana, alla presentazione del volume realizzato dal Movimento cristiano lavoratori (Mcl) e dall’Osservatorio cardinale Van Thuan sul tema “La rivoluzione della donna, la donna nella rivoluzione”: «Oggi – osserva la deputata Roccella – dobbiamo essere custodi dell’umano -, perché il percorso che stiamo seguendo è quello della disumanizzazione».
A suo avviso, dunque, si è strappata la generazione dal corpo: «E la vita – continua la parlamentare – oggi è prodotta in laboratorio e nell’ambito del mercato, accompagnata da contratti, ad esempio cedendo il “diritto di maternità”. Queste filosofie destrutturano le relazioni umane e mettono al centro una identità mutante, che è il trionfo dell’autodeterminazione».
Secondo Carlo Costalli, presidente del Mcl, il rapporto presentato è importante proprio perché si occupa del tema della donna: «Un tema attualissimo e molto spinoso – conferma Costalli -, da affrontare con la sapienza umana e cristiana della dottrina sociale della Chiesa. Un tema che ha in sé il rapporto tra famiglia e lavoro, la procreazione, l’identità sessuale, il gender, le nuove famiglie».
Aspetti, questi ultimi, al centro di alcuni controversi disegni di legge: «Nel Parlamento italiano – sottolinea monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste e presidente dell’Osservatorio cardinale Van Thuan – ci sono leggi che se approvate cambierebbero radicalmente il nostro modo di procreare e le relazioni, qui si giocano valori assoluti. Così, lo sforzo che stiamo facendo è quello di collegare le problematiche della biopolitica con la dottrina sociale della Chiesa».
Una linea culturale non facile da coltivare ma che, a detta del presule, rappresenta un servizio importante alla Chiesa italiana e non solo: «Il rilancio della dottrina sociale – ammette monsignor Crepaldi – stenta a dare i suoi frutti, forse è per questo che i cattolici impegnati in politica sono pochi e divisi. L’impressione è che abbiano un po’ abbandonato lo schema di convergere in Parlamento contro le leggi che colpiscono la dignità della persona umana, della vita e della famiglia. Tra cattolici è triste constatare come su temi fondamentali si proceda nella direzione del frantumarsi».
Pertanto, secondo l’arcivescovo di Trieste e presidente dell’Osservatorio Van Thuan, la vera grande sfida del convegno ecclesiale di Firenze sarà trovare una piattaforma comune.