L’utilizzo di Internet cresce in Europa, ma non in Italia
"Sono innumerevoli - annuncia la Commissione europea - le opportunità digitali in attesa di essere sbloccate a vantaggio dei cittadini e delle imprese europei: dagli acquisti allo studio online, al pagamento delle bollette o all’utilizzo di servizi pubblici"

In cima alla classifica ci sono i Paesi nordici; in fondo parecchi di quelli dell’est e mediterranei, Italia compresa. Secondo l’Indice dell’economia e della società digitali, presentato martedì dalla Commissione europea a Bruxelles, l’esperienza digitale dipende dal Paese in cui si vive e i risultati variano infatti dai principali protagonisti digitali come la Danimarca (con un punteggio di prestazione digitale pari a 0,68 su un massimo di 1) fino ai Paesi con le prestazioni più basse come la Romania (con un punteggio pari a 0,31): «I dati dimostrano – spiega la Commissione Ue – che all’interno dell’Unione Europea la digitalizzazione non è uniforme tra gli Stati e che i confini nazionali continuano a rappresentare un ostacolo a un vero e proprio mercato unico digitale».
Insieme alla Danimarca figurano, come migliori prestazioni digitali, Svezia, Paesi Bassi, Finlandia, seguiti da Belgio, Regno Unito, Irlanda e Germania. In buona posizione anche Spagna e Austria. In fondo alla classifica, con un accesso e utilizzo di internet ridotto al minimo, appaiono Romania (ultimo posto), Bulgaria, Grecia, Italia (quart’ultima), Ungheria, Polonia e Cipro: «Sono innumerevoli – annuncia la Commissione europea – le opportunità digitali in attesa di essere sbloccate a vantaggio dei cittadini e delle imprese europei: dagli acquisti allo studio online, al pagamento delle bollette o all’utilizzo di servizi pubblici».
Tra i risultati della ricerca (basata su 30 indicatori) presentata a Bruxelles, emerge inoltre che la maggior parte dei cittadini europei usa internet regolarmente: il 75% nel 2014 (il 72% nel 2013), con percentuali che variano dal 93% del Lussemburgo al 48% della Romania; i cittadini europei desiderano accedere a contenuti audiovisivi online: il 49% degli utenti europei di internet ha utilizzato o scaricato giochi, immagini, film o musica.
Ancora: «Le piccole e medie imprese – precisa l’Indice dell’economia e della società digitali – incontrano difficoltà nel commercio elettronico: solo il 15% delle Pmi vende online; i servizi pubblici digitali sono una realtà quotidiana in alcuni Paesi, ma quasi inesistenti in altri: ad esempio il 33% degli utenti europei di internet ha utilizzato formulari online per inviare informazioni alle autorità pubbliche, con percentuali che variano dal 69% della Danimarca al 6% della Romania».
Inoltre il 26% dei medici di famiglia in Europa utilizza prescrizioni elettroniche che vengono trasferite ai farmacisti tramite internet, con percentuali che variano però dal 100% in Estonia allo 0% a Malta.