“La vita cristiana è camminare essendo attenti, instancabili e coraggiosi”
"Come per i Magi - osserva il Papa -, anche per noi cercare Dio vuol dire camminare attenti, instancabili e coraggiosi, fissando il cielo e scorgendo nel segno visibile della stella il Dio invisibile che parla al nostro cuore"

«La vita è questo: la vita cristiana è camminare, ma essendo attenti, instancabili e coraggiosi. Così cammina un cristiano. Camminare attento, instancabile e coraggioso». Sono state queste le parole pronunciate ieri da Papa Francesco, in occasione dell’Angelus nella solennità dell’Epifania del Signore, prendendo a modello del cammino di vita di ogni cristiano la figura dei Magi: «I Magi – spiega il Papa – sono attenti ai segni che indicano la presenza di Cristo; sono instancabili nell’affrontare le difficoltà della ricerca; sono coraggiosi nel trarre le conseguenze di vita derivanti dall’incontro con il Signore. Allora, l’esperienza dei Magi evoca il cammino di ogni uomo verso Cristo. Come per i Magi, anche per noi cercare Dio vuol dire camminare, e, come dicevo, attenti, instancabili e coraggiosi, fissando il cielo e scorgendo nel segno visibile della stella il Dio invisibile che parla al nostro cuore».
E la stella in grado di guidare ogni uomo a Gesù è più che mai la Parola di Dio: «La Parola di Dio – chiarisce il Santo Padre -, è luce che orienta il nostro cammino, nutre la nostra fede e la rigenera. È la Parola di Dio che rinnova continuamente i nostri cuori e le nostre comunità. Pertanto non dimentichiamo di leggerla e meditarla ogni giorno, affinché diventi per ciascuno come una fiamma che portiamo dentro di noi per rischiarare i nostri passi e anche quelli di chi cammina accanto a noi, che forse stenta a trovare la strada verso Cristo».
Da qui l’invito, spesso ripetuto dal Pontefice, ad avere sempre vicino il Vangelo: «Sempre con la Parola di Dio – ricorda Papa Bergoglio -, la Parola di Dio alla mano. Un piccolo Vangelo in tasca, nella borsa, sempre, per leggerlo. Non dimenticatevi di questo: sempre con me la Parola di Dio». E nel giorno dell’Epifania, il pensiero di Papa Francesco è andato anche ai fratelli e alle sorelle dell’Oriente cristiano, cattolici e ortodossi, molti dei quali celebrano oggi il Natale del Signore: «Ad essi – afferma il Papa – giunga il nostro affettuoso augurio».
Ma ieri si è celebrata anche la Giornata mondiale dell’infanzia missionaria, la festa dei bambini che vivono con gioia il dono della fede e pregano perché la luce di Gesù arrivi a tutti i fanciulli del mondo, e un invito è stato rivolto a tutti gli educatori: «Coltivate nei piccoli – esorta il Santo Padre – lo spirito missionario, che non siano bambini e ragazzi chiusi, ma aperti, che vedano un grande orizzonte, che il loro cuore vada avanti verso l’orizzonte, affinché nascano tra loro testimoni della tenerezza di Dio e annunciatori del Vangelo».
Quindi la conclusione del Pontefice, il quale si è rivolto alla Vergine Maria: «Invochiamo – sollecita Papa Francesco – la sua protezione sulla Chiesa universale, affinché diffonda nel mondo intero il Vangelo di Cristo, la Luce delle genti, luce di tutti i popoli e che Lei ci faccia essere sempre più in cammino, ci faccia camminare e nel cammino essere attenti, instancabili e coraggiosi».