Congelamento ovuli: “Una forma di sterilizzazione per donne che lavorano”
"Congelare gli ovuli per rimandare la maternità, non può e non deve diventare un’arma di contrattazione in mano alle aziende"

«L’offerta di Facebook ed Apple alle dipendenti di congelare e conservare i loro ovuli per rinviare una gravidanza che ora può essere di ostacolo alla loro carriera, più che un bonus suona come una beffa». È quanto affermato da Paola Ricci Sindoni, presidente nazionale dell’Associazione Scienza & Vita, commentando la discussa iniziativa intrapresa dai due colossi dell’informatica: «Congelare gli ovuli per rimandare la maternità – osserva la presidente di Scienza & Vita – può essere un’opzione ragionevole quando vi sono seri motivi di salute, ma non può e non deve diventare un’arma di contrattazione in mano alle aziende.
Dietro il paravento di una procedura sanitaria sempre più diffusa, non possiamo non scorgere il tentativo surrettizio di introdurre quasi una nuova forma di sterilizzazione per le giovani donne che lavorano. Infatti, invece di aiutare le mamme lavoratrici si preferisce bypassare il problema, suggerendo anzi che il rinvio della maternità a data da destinarsi consente di eliminare quei fastidiosi ostacoli alla carriera: i figli».
Tutto questo non potrà non chiamare in causa le donne, in carriera o meno, affinché prendano coscienza delle loro azioni in tal senso: «È ora necessario più che mai – sottolinea Paola Ricci Sindoni – che le donne si interroghino su che cosa vogliono davvero e che cosa invece viene imposto, sia pure sotto forma di aiuto tutt’altro che disinteressato. Per questo servono domande scomode, ma essenziali per capire con quali mezzi si continua a svuotare il concetto di maternità.
Davvero le aziende pensano di fare il bene delle donne congelando i loro ovuli invece di aiutarle ad avere figli quando sarebbe il momento? La tecnicizzazione della maternità è un vero benefit o piuttosto la pianificazione a tavolino di un mondo maschilista, dove i figli si fanno solo a comando?».
Secondo la presidente di Scienza & Vita, infine, se il sistema prendesse piede, per una donna che lavora l’unica via proposta sarebbe quella di avere figli solo con la fecondazione artificiale e solo in età avanzata: «Siamo sicuri – conclude la Ricci Sindoni – che la direzione giusta alla carriera femminile sia quella che ci fa assomigliare agli uomini?».