Gaza: bombardata chiesa cattolica della Sacra famiglia
«Questa mattina alle ore 10.30 aerei israeliani hanno colpito e distrutto la casa delle Suore del Verbo incarnato, situata all’interno del compound della parrocchia cattolica della Sacra Famiglia. Danni ingenti si registrano anche nei locali della scuola attigua. Salve la chiesa e la casa parrocchiale. Le vetrate sono andate in frantumi. Non si registrano feriti».
Ha confermato la notizia all’agenzia di stampa Sir don Mario Cornioli, sacerdote del patriarcato latino di Gerusalemme, riportando le parole del parroco di Gaza padre Jorge Hernandez: «Dentro la parrocchia – spiega don Cornioli – si trovano circa 50 persone, il parroco, 29 bambini disabili, 9 donne anziane e le suore della Carità, rimaste al fianco di queste persone, impossibilitate a lasciare la struttura». Tutto questo è accaduto dopo che, nella serata di ieri, l’esercito israeliano aveva avvertito, via sms, i residenti di al-Zeitun – quartiere orientale di Gaza City dove sono la parrocchia cattolica e quella ortodossa – intimando loro di abbandonare le abitazioni, prima di bombardare.
Ma purtroppo, per coloro che vivono in parrocchia non è stato possibile fuggire: «Abbiamo passato una notte difficile, ma siamo qui. Questa guerra assurda – commenta padre Hernandez, intervistato dall’agenzia Fides – continua ad andare avanti. Dopo aver distrutto il quartiere di Shujayeh, ora prendono di mira quello di Zeitun. Tutto capita attorno a noi. I miliziani di Hamas continuano a lanciare missili e poi si nascondono nei vicoli. E noi non possiamo fare assolutamente niente. Non possiamo evacuare, con i bambini è impossibile. Le loro famiglie vivono qui intorno. E può essere più pericoloso uscire che rimanere qui. Cerchiamo di stare nei luoghi più sicuri, sempre al piano terra». Secondo il parroco, il bersaglio principale del bombardamento era una casa che si trova a pochi metri dal complesso parrocchiale, completamente rasa al suolo dal raid.
Certo, donne anziane, disabili e suore sono pericolosissimi terroristi e obiettivi legittimi dei raid israeliani… Qualsiasi altro Paese che avesse agito in questo modo contro una parte della propria popolazione sarebbe stato raso al suolo dalle bombe e dai missili NATO e riportato al Medioevo, come è avvenuto per la Serbia, la Libia, l’Iraq, l’Afghanistan… Ma Israele non si tocca! Chissà perché?