Scorte finite, domani colletta alimentare straordinaria
Ancora due settimane ed i 38 mila poveri abruzzesi e molisani saranno ridotti alla fame, non consumando più gli alimenti ormai esauriti nel magazzino pescarese del Banco Alimentare d’Abruzzo e Molise il quale, attraverso una rete di oltre 200 enti ed associazioni di volontariato, distribuisce i viveri a migliaia di cittadini meno abbienti.
È stato questo il grido d’allarme lanciato ieri proprio dal Banco Alimentare che, per scongiurare un autentico dramma, ha indetto per la giornata di domani una Colletta alimentare straordinaria. Una chiamata alla mobilitazione generale di tutti gli abruzzesi che potranno acquistare alimenti a lunga conservazione, olio, pelati, sughi, tonno, carne e prodotti per l’infanzia, in circa 300 punti vendita abruzzesi e molisani (individuabili consultando il sito web http://www.bancoalimentare.it/#punti_vendita), rivolgendosi a decine di volontari riconoscibili dalle inconfondibili pettorine gialle: «Il nostro – esordisce Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare d’Abruzzo e Molise – vuole essere un appello alla solidarietà dei cittadini, affinché possano aiutarci a riempire gli scaffali dei nostri magazzini i quali, nonostante la nostra virtuosa gestione, vanno svuotandosi completamente».
Insomma, quella che potrebbe abbattersi sugli indigenti abruzzesi sarebbe un’emergenza alimentare senza precedenti: «E comunque – precisa Nigliato -, secondo le stime, le scorte alimentari della Colletta straordinaria riuscirebbero a far fronte ai soli mesi di giugno e luglio». Il motivo dell’emergenza?: «La lenta burocrazia – accusa Luigi Nigliato – delle istituzioni italiane incapaci, rispetto a Francia, Grecia, Spagna e Polonia, di attuare il programma europeo che, per il nostro Paese, prevede lo stanziamento di 75 milioni di euro per l’acquisto di derrate alimentari, oltre ai 10 milioni di euro messi a disposizione dal nostro Governo e mai erogati».
Questi fondi, dovrebbero sostituire il vecchio programma di aiuti europeo che, fino allo scorso dicembre, inviava le eccedenze agricole provenienti dall’Unione che soddisfavano per metà il fabbisogno abruzzese: «Anche se questi fondi – conclude il presidente del Banco Alimentare d’Abruzzo e Molise – venissero erogati stamani, noi ne conosceremo i risultati non prima di tre mesi e fino ad allora sarà emergenza. Per questo non vogliamo restare con le mani in mano, sperando che entro novembre i fondi vengano sbloccati».