"La Chiesa continuerà a indicare, con severità se occorre – assicura il cardinale Matteo Zuppi -, il bene comune e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità. Da parte sua, nel rispetto delle dinamiche democratiche e nella distinzione dei ruoli, non farà mancare il proprio contributo per la promozione di una società più giusta e inclusiva"
"Bisogna che i primi responsabili della cosa pubblica, i membri del Parlamento, si mettano insieme come avvenuto nel dopoguerra quando c’era il tessuto connettivo, gli ideali, i valori, i desideri"