“Il 53% degli italiani non si sente cittadino europeo”

La maggioranza assoluta, il 53%, del campione italiano dice di non sentirsi un cittadino dell’Europa, viceversa, per il 45% il senso di appartenenza all’Unione è un dato di fatto. Tutto questo, mentre il 79% degli intervistati ritiene che le proprie opinioni non siano rappresentate nell’Unione Europea. E non da ultimo, tre italiani su quattro, il 75%, non si ritengono sufficientemente informati sulle questioni europee. Sono questi i principali dati ad emergere dall’ultimo sondaggio di Eurobarometro, condotto a livello europeo sulle opinioni dei cittadini comunitari e presentato a Roma venerdì.
In base ai dati, dunque, la fiducia nelle istituzioni politiche è in calo continuo ma, a sorpresa, quelle europee riscuotono maggiore credibilità di quelle locali e nazionali e, allo stesso tempo, in Europa si comincia a diffondere un cauto ottimismo con il 51% degli europei che dice di aver fiducia nel futuro, mentre in Italia gli ottimisti sono di meno, intorno al 40%: «Del resto – segnala una nota della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, a commento dei dati – la crisi economica e sociale continua a dominare i pensieri degli italiani e influisce sui giudizi espressi nei confronti dell’Unione europea».
La disoccupazione, infatti, rappresenta il principale problema in Europa per il 49% degli intervistati, seguita dalla situazione economica in generale (44%), dalla pressione fiscale (21%) e dall’inflazione (17%). La moneta unica, però, resta un punto fermo e il sostegno da parte dei cittadini è rimasto pressoché stabile. La maggioranza degli italiani, il 53%, e degli europei, il 52%, si esprime a favore dell’Unione economica e monetaria con la moneta unica. Nel contesto della crisi economica, inoltre, il calo di fiducia riguarda tutte le istituzioni a livello regionale, rileva Eurobarometro. Infatti, la fiducia nella Commissione europea passa dal 35% al 32%, quella nel Parlamento di Strasburgo dal 41% al 36%.
Quella espressa alle istituzioni europee resta, comunque, tre volte più elevata della fiducia nei confronti delle istituzioni nazionali e regionali. Governo e Parlamento nazionali suscitano la fiducia di appena il 10% del campione, le autorità locali e regionali del 14%. Inoltre, la fiducia degli italiani nella Bce cresce dal 28% al 31%. Dal sondaggio si evince poi che il 72% degli italiani pensa che sia importante aiutare la base industriale per renderla più competitiva ed il 60% è favorevole alla nomina di un ministro delle finanze dell’Unione Europea, una delle percentuali più elevate in Europa. Gli italiani sono invece più cauti sull’introduzione di eurobond, con il 54% del campione a favore.