Donne: “Importanti nel lavoro, insostituibili in famiglia”

«Questi nuovi spazi e responsabilità che si sono aperti, e che auspico vivamente possano ulteriormente espandersi alla presenza e all’attività delle donne, tanto nell’ambito ecclesiale quanto in quello civile e delle professioni, non possono far dimenticare il ruolo insostituibile della donna nella famiglia».
Lo ha affermato Papa Francesco, sabato mattina, ricevendo in udienza i partecipanti al Congresso nazionale del Centro italiano femminile (Cif) del quale ha ricordato le opere attuate nel campo della formazione e della promozione umana, nonché la testimonianza che ha dato circa il ruolo della donna nella società e nella comunità ecclesiale: «Nell’arco di questi ultimi decenni – ricorda il Santo Padre -, accanto ad altre trasformazioni culturali e sociali, anche l’identità e il ruolo della donna, nella famiglia, nella società e nella Chiesa, hanno conosciuto mutamenti notevoli, e in genere la partecipazione e la responsabilità delle donne è andata crescendo».
Un processo nel quale, secondo il Papa che ha citato la Lettera apostolica “Mulieris dignitatem” del 1988, il messaggio per la Giornata mondiale della pace del 1995 su “La donna: educatrice di pace” e, più di recente, l’esortazione apostolica “Evangelii gaudium”, è stato ed è importante anche il discernimento da parte del Magistero dei Papi: «Anch’io – riflette ancora il Pontefice -, ho ricordato l’indispensabile apporto della donna nella società, in particolare con la sua sensibilità e intuizione verso l’altro, il debole e l’indifeso; mi sono rallegrato nel vedere molte donne condividere alcune responsabilità pastorali con i sacerdoti nell’accompagnamento di persone, famiglie e gruppi, come nella riflessione teologica; ed ho auspicato che si allarghino gli spazi per una presenza femminile più capillare ed incisiva nella Chiesa. Ma se nel mondo del lavoro e nella sfera pubblica è importante l’apporto più incisivo del genio femminile, tale apporto rimane imprescindibile nell’ambito della famiglia, “Chiesa domestica”, la cui salute e prosperità è condizione per la salute e prosperità della Chiesa e della società stessa. Perciò la presenza della donna nell’ambito domestico, si rivela quanto mai necessaria per la trasmissione alle generazioni future di solidi principi morali e per la stessa trasmissione della fede».
Infine, però, Papa Francesco non ha mancato di chiedersi come sia possibile, per le donne, crescere nella presenza efficace in tanti ambiti della sfera pubblica e, contemporaneamente, mantenere una presenza e un’attenzione preferenziale e del tutto speciale nella e per la famiglia: «Qui – conclude – è il campo del discernimento che, oltre alla riflessione sulla realtà della donna nella società, presuppone la preghiera assidua e perseverante».