Ecco lo scandalo: "L’incarnazione di Dio – precisa il Santo Padre -, la sua concretezza, la sua “quotidianità”. E Dio si è fatto concreto in un uomo, Gesù di Nazaret, si è fatto compagno di strada, si è fatto uno di noi. “Tu sei uno di noi”. Dirlo a Gesù, è una bella preghiera! E perché è uno di noi ci capisce, ci accompagna, ci perdona, ci ama tanto. In realtà, è più comodo un dio astratto, distante, che non si immischia nelle situazioni e che accetta una fede lontana dalla vita, dai problemi, dalla società. Oppure ci piace credere a un dio “dagli effetti speciali”, che fa solo cose eccezionali e dà sempre grandi emozioni. Invece, cari fratelli e sorelle, Dio si è incarnato: Dio è umile, Dio è tenero, Dio è nascosto, si fa vicino a noi abitando la normalità della nostra vita quotidiana"
«I giovani – afferma - ci aspettano, ci vogliono più vicini. La riflessione sinodale aiuta a porre la questione della scelta personale e dei cammini educativi dentro l’orizzonte vocazionale dell’esistenza umana in quanto tale: non si può pensare alle scelte di vita, dal punto di vista cristiano, se non all’interno di questa visione vocazionale ampia e diffusa».
"Nell’arco di 26 anni – spiega il cardinale Gualtiero Bassetti - quel Pontefice venuto da lontano ha cambiato radicalmente il modo di guardare alla Chiesa e al cristianesimo. La sua elezione inattesa è stata un’autentica irruzione dello Spirito Santo nella vita degli uomini e il suo lungo pontificato ha rappresentato una risposta alla crisi profonda che aveva investito la Chiesa universale"