“In Italia c’è paura dello straniero”

«In Italia c’è una politica miope sull’immigrazione». Lo ha affermato stamani a La Valletta (Malta) monsignor Giancarlo Perego, direttore generale della Fondazione Migrantes, parlando a vescovi e delegati responsabili della pastorale dei migranti che, fino a domani, partecipano al convegno “La pastorale per i migranti e i rifugiati tra integrazione e inclusione” organizzato dalla Commissione “Caritas in Veritate”-sezione migrazioni del Consiglio delle Conferenze episcopali europee: «Il fenomeno migratorio in Italia – spiega monsignor Perego ai delegati di tutti i Paesi europei – è ancora fortemente segnato da una legislazione che pone al centro il tema della sicurezza e si preoccupa solo di dare il permesso di soggiorno e controllarne la sua regolarità. Al contrario, il pacchetto integrazione varato nel 2009 è arrivato senza le dovute risorse. Questo controllo di fatto è rimasto infruttuoso, con l’aggravante di successive sette sanatorie e la regolarizzazione del 65% delle persone.
Il soggiorno legale delle persone, pertanto, non è avvenuto attraverso i flussi, ma attraverso le sanatorie continue, fino all’ultima emersione di 134 mila immigrati nell’autunno 2012. Questi aspetti legislativi, hanno contribuito a creare ostacoli verso un processo di integrazione creando in Italia il numero più alto, in ambito europeo, di persone che hanno paura dello straniero: 6 italiani su 10. Tutto ciò scaturisce da un aspetto securitario che è stato ulteriormente alimentato da un processo di informazione che ha visto produrre 1 milione e mezzo di articoli sugli immigrati, dove alla parola immigrazione si associava l’equivalenza di criminale, clandestino, irregolare. Questa informazione ha creato ulteriormente una cultura del sospetto, della distanza e dell’incomprensione».
A livello pastorale, inoltre, il direttore generale della Fondazione Migrantes ha invitato soprattutto a coinvolgere i figli degli immigrati, più facilmente integrabili. Ha poi citato esperienze positive diffuse tra le 700 comunità etniche in Italia, accompagnate da 2300 sacerdoti, con la sperimentazione di strumenti catechistici e di preghiera linguistici. Infine, monsignor Perego ha raccontato ai delegati l’esperienza ecclesiale vissuta a Lampedusa, dove sono arrivati quest’anno 40 mila migranti al 30 novembre 2013.