In tanti piccoli semplici gesti quotidiani, proprio in quelli più ripetitivi e consuetudinarî, ogni uomo mostra di essere intriso di speranza. Nel nostro presente c’è già l’attesa del futuro, e quest’attesa costituisce la prova della nostra costitutiva capacità di sperare.
"Una Chiesa unita e fraterna, o almeno che cerca di essere unita e fraterna - chiede il Papa -, che ascolta e dialoga; una Chiesa che benedice e incoraggia, che aiuta chi cerca il Signore, che scuote beneficamente gli indifferenti, che avvia percorsi per iniziare le persone alla bellezza della fede. Una Chiesa che ha Dio al centro e che, perciò, non si divide all’interno e non è mai aspra all’esterno. Una Chiesa che rischia con Gesù. Così Gesù vuole la Chiesa, così vuole la sua sposa"
"In questo momento - sottolinea don Andrew Wołpiuk, coordinatore della sezione di registrazione -, nella prima fase, abbiamo più di 500 mila pellegrini dichiarati e sono presenti quasi 2.400 gruppi. Grazie alla posizione geografica, il numero di pellegrini europei è maggiore"