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Scuola: “Bene investire, ma occorre informatizzare”

Lo ricorda l’Eurispes, a seguito del varo del decreto scuola, presentando i dati di una recente indagine

«Uno sforzo notevole, soprattutto in un momento di grave crisi economica come quella che sta vivendo il Paese, con la consapevolezza che investire sulla scuola significa investire sul futuro delle nuove generazioni». È questo il giudizio espresso oggi dall’Eurispes sul decreto scuola, varato ieri dal governo Letta, che fra gli obiettivi ha anche quello di migliorare lo sviluppo delle nuove tecnologie.

Infatti, secondo l’ultima Indagine conoscitiva sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza in Italia presentata da Eurispes e da Telefono Azzurro, la situazione delle scuole in Italia non è poi così negativa dal punto di vista della tecnologia in dotazione. Il vero problema degli istituti, in base allo studio, starebbe invece nella gestione degli strumenti messi a disposizione degli studenti. Un esempio è quello fornito dalla maggior parte delle scuole primarie, con alunni dai 7 agli 11 anni, interessate dal rapporto le quali sono fornite di personal computer e di laboratori informatici, l’89,9% del campione, ma solo il 71,1% dei computer scolastici sono collegati ad Internet.

Un'aula informatizzata, con lavagna elettronica e computer

Il 77,2 % delle scuole ha un sito web nel quale raccogliere le informazioni inerenti le attività scolastiche ed extrascolastiche. Di contro, l’assenza di collegamento ad Internet ha evidentemente permesso solo al 26% delle scuole di sviluppare un blog d’istituto e al 13,1% un forum di discussione su tematiche che interessano gli studenti. L’81,5% delle scuole ha una Lim, lavagna interattiva multimediale, mentre ne è sprovvisto solo il 14,4%. L’84,5% di scuole è sprovvisto di tablet e il 30,7% edita il classico giornalino in forma cartacea, contro il 57,9% che non lo ha. Solo il 33,2% delle scuole organizza, secondo i bambini, dei corsi per consentire un uso consapevole di Internet, mentre il 55,3% delle scuole non si attiva in tal senso.

Solo il 3,9% degli studenti ha usato quasi ogni giorno Internet a scuola, mentre il 56,4% non l’ha mai utilizzato e il 34,8% l’ha utilizzato solo qualche volta. Scarsa anche l’attenzione verso gli E-book: solo l’1,7% dei bambini ha prodotto materiali per un libro digitale quasi ogni giorno. Dallo studio emerge, inoltre, una mappa tecnologica del Paese poco equa: le scuole primarie del Nord-Ovest detengono il primato per quanto riguarda i laboratori informatici con il 96,4% delle strutture che ne sono fornite, cui segue il Sud con il 95,6%, il Centro che si attesta sull’89,2% e il Nord-Est con l’84,5%. Le Isole, invece, sono quelle che risentono di un’arretratezza maggiore poiché solo il 58,6% delle scuole ha laboratori informatici. Le scuole del Sud e quelle del Nord-Ovest hanno un proprio sito in egual misura, 84,7%, come riprova anche del fatto che proprio in queste zone ci sono gli Istituti maggiormente collegati ad Internet.

About Davide De Amicis (4516 Articles)
Nato a Pescara il 9 novembre 1985, laureato in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Teramo, è giornalista professionista. Dal 2010 è redattore del portale La Porzione.it e dal 2020 è direttore responsabile di Radio Speranza, la radio della Chiesa di Pescara-Penne. Dal 2007 al 2020 ha collaborato con la redazione pescarese del quotidiano Il Messaggero. In passato è stato direttore responsabile della testata giornalistica online Jlive radio, ha collaborato con Radio Speranza, scritto sulla pagina pescarese del quotidiano "Avvenire" e sul quotidiano locale Abruzzo Oggi.
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