La Chiesa in festa per don Pino Puglisi
Erano 80 mila le persone presenti ieri al Foro Italico Umberto I di Palermo per assistere alla Santa Messa, presieduta dal cardinale arcivescovo di Palermo Paolo Romeo, nella quale Padre Pino Puglisi è stato proclamato Beato. Nella funzione liturgica è stato poi il cardinale Salvatore De Giorgi, arcivescovo emerito di Palermo nonché iniziatore dello stesso processo di beatificazione il 15 settembre 1999, a rappresentare il Papa leggendo la lettera apostolica per la proclamazione della Beatificazione: «La beatificazione di padre Pino Puglisi – ha scritto il cardinale segretario di Stato Tarcisio Bertone in una nota – è un momento di festa e di testimonianza per la Chiesa che è a Palermo, in Sicilia e nell’Italia intera. L’esempio e l’intercessione di don Puglisi, sacerdote esemplare, martire della fede e della carità educativa, in particolare verso i giovani, continui a suscitare nella comunità ecclesiale e civile risposte generose e coerenti alla chiamata di Cristo e al tal fine invoco da Signore abbondanti grazie celesti».
Insomma, a ormai vent’anni dalla sua morte, la vita di don Puglisi sacrificata per aver sottratto il quartiere palermitano in cui era parroco, Brancaccio, a Cosa Nostra è stata onorata dalla Chiesa universale: «Più guardiamo il volto di don Pino Puglisi (svelato solennemente durante il rito di beatificazione, ndr) – ha osservato nell’omelia il cardinale Romeo – più sentiamo che il suo sorriso ci unisce tutti. Sorride ancora don Pino. La Chiesa riconosce nella sua vita, sigillata dal martirio in “odium fidei”, ovvero in odio alla fede, un modello di imitare. La mano mafiosa che, quel 15 settembre del 1993, lo ha barbaramente assassinato, ha liberato la vera vita di questo chicco di grano, che nella ferialità della sua opera di evangelizzazione, moriva ogni giorno per portare frutto. Quella mano assassina ha amplificato oltre lo spazio e il tempo la sua delicata voce sacerdotale, e lo ha donato martire non solo a Brancaccio ma al mondo intero».
Una vita sacerdotale, quella di don Pino, dedicata alla formazione di bambini e ragazzi di strada per i quali fondò il “Centro Padre Nostro”. Anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato un messaggio in cui esprime la sua personale vicinanza alla figura di un sacerdote il cui martirio costituisce una grande testimonianza di fede cristiana, di profonda generosità e di altissimo coraggio civile: «L’orrore suscitato in tutto il paese dal barbaro assassinio di Don Puglisi – ha aggiunto Napolitano – rimarrà nella memoria di tutti noi e la sua intensa e feconda esperienza pastorale, svolta sempre nelle realtà più difficili della Sicilia, continua a rappresentare un esempio per tutti coloro che non intendono piegarsi alle prevaricazioni della criminalità mafiosa».