"I campi, pensati come strutture temporanee - ricorda Missio Giovani dell'Arcidiocesi di Pescara-Penne -, sono andati via via organizzandosi in modo sempre più stabile. Attraversando le viuzze interne era possibile notare come sui lati fossero disposte varie attività lavorative e che queste fossero divise per nazionalità, ciascuna nazionalità aveva l'esclusiva in un determinato settoreNon stupisce quindi lo sconforto odierno degli abitanti di Kakuma, che alcuni siti hanno sintetizzato con "No other home": il campo è divenuto una casa per chi vi è rifugiato, specie per chi è lì da sempre o da molto tempo!"
"L’accompagnamento delle persone ferite – individuano i delegati dell'Assemblea sinodale europea -, il protagonismo dei giovani e delle donne, l’apertura ad apprendere dalle persone emarginate. Costruire una Chiesa sempre più sinodale, è un modo per dare concretezza all’uguaglianza in dignità di tutti i membri della Chiesa, fondata nel battesimo che ci configura come figli di Dio e membri del corpo di Cristo, corresponsabili dell’unica missione di evangelizzazione affidata dal Signore alla sua Chiesa"
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