Matrimonio: un sacramento in via d’estinzione

Non uno stato civile, ma un ideale di vita e un mistero, un dono grande. In questi termini monsignor Renzo Bonetti, presidente della Fondazione “Famiglia dono grande”, ha definito il sacramento del matrimonio al quale, secondo i dati Istat diffusi ieri, si ricorre sempre meno nel nostro Paese fino a far scendere il numero di quelli celebrati a 208.702 nel 2011, quasi 9 mila in meno rispetto all’anno precedente.
Un dato, quest’ultimo, inversamente proporzionale rispetto a quello sui matrimoni civili che nel Nord Italia, raggiungendo la quota del 51,2% contro il 39,8% della media nazionale, superano quelli celebrati in chiesa, fermi al 48,8%: «La crisi del matrimonio – ha spiegato monsignor Bonetti – è un riflesso della crisi antropologica e culturale della nostra società nella quale si è perduta la capacità di vivere in pienezza l’umano, anche nelle fatiche e nelle prove. La crisi del matrimonio religioso chiama in causa anche la qualità della fede. Il matrimonio, prosegue, è d’importanza vitale per l’intera società; occorre pertanto far crescere coppie in grado di metterne in luce la bellezza. Servono coppie formate a mostrare e a testimoniare il matrimonio come un ideale di vita da perseguire. In questo la Chiesa ha una parola che dovrebbe essere recuperata: il matrimonio è sacramento, e per questo sugli sposi viene effuso lo Spirito Santo che li rende capaci di amarsi come Cristo ci ama».
Insomma, a detta dell’esponente ecclesiale, il matrimonio è da ritenersi un mistero, un dono, una missione grande e solo scoprendone la ricchezza gli sposi avranno il desiderio d’impegnarvisi. Per questo, potrebbe essere necessaria una riformulazione dei corsi prematrimoniali: «Oggi – ha precisato il presidente della Fondazione “Famiglia dono grande” – proponiamo ai fidanzati di arrivare alle nozze preparati, anche con la presenza di avvocati che ne spieghino gli aspetti giuridici, ma non presentiamo il matrimonio come un ideale. Per il sacerdote sarebbe invece più importante la presenza di coppie-guida, sia nella fase del fidanzamento, sia con compiti di accompagnamento durante la vita matrimoniale». Ma queste coppie andrebbero prima formate: «Quando una coppia è formata al sacramento delle nozze e lo vive in pieno – ha concluso monsignor Bonetti -, è inevitabile la passione per aiutare altre coppie a crescere nella coscienza del dono ricevuto».