Nuovi esuberi nella sanità privata
Sarebbero 260 i lavoratori delle cliniche private abruzzesi, tra medici, infermieri e personale amministrativo, che nei prossimi mesi rischierebbero di perdere il posto di lavoro, 140 dei quali apparterrebbero solo alla case di cura pescaresi Pierangeli e Villa Serena. Lo ha rivelato ieri la Fials Abruzzo, denunciando il prezzo che i lavoratori dovranno pagare in conseguenza dei tagli finora apportati dalla giunta Chiodi, per completare il risanamento del sistema sanitario regionale.
Ma ad essere sotto accusa, da parte del sindacato, è innanzi tutto l’assoluta mancanza di comunicazione di dati e aggiornamenti da parte della Regione Abruzzo: «Vogliamo essere ascoltati – ha chiesto con durezza Claudio Incorvati, segretario regionale della Fials – per aprire un tavolo di trattativa con la Regione e salvare così i posti di lavoro a rischio, che potrebbero arrivare fino a 400». Oltre alle cliniche pescaresi, in base ai dati forniti dall’Aiop (l’Associazione italiana ospedalità privata), la mannaia dei tagli dovrebbe abbattersi anche sulle case di cura Spatocco di Chieti, Villa Letizia dell’Aquila, Ini di Canistro e Nuova Salus di Trasacco.
La spiegazione di questi esuberi sarebbe da ricercarsi nei tagli già apportati nella sanità privata abruzzese, con la conseguente diminuzione dei posti letto, il trasferimento di svariati specialisti e luminari verso altri lidi e quindi l’incremento della mobilità passiva dei pazienti: «In base ai dati sulla mobilità sanitaria interregionale 2011 – ha spiegato Gabriele Pasqualone, vice segretario regionale della Fials – emerge che dalla differenza tra crediti e debiti, al momento del riequilibrio di bilancio, l’Abruzzo farà registrare un saldo passivo di 67 milioni 974 mila e 298 euro persi a favore di altre regioni, come Marche, Lazio, Emilia Romagna e Molise, che hanno beneficiato della nostra mobilità passiva con i pazienti abruzzesi che scelgono di operarsi fuori regione». Saranno questi, dunque, gli effetti non calcolati della spending review del Governo che, secondo Fials e Aiop, taglierà 13 milioni di euro alle strutture private abruzzesi.