Admo Abruzzo compie vent’anni
Ha compiuto vent’anni Admo Abruzzo. Con una festa presso il padiglione espositivo del Porto turistico di Pescara, alla presenza di volontari, medici, infermieri e simpatizzanti, l’associazione donatori midollo osseo ha brindato al ventennale di presenza sul territorio ricordando il motivo che nel 1992 ispirò i fondatori e continua ad essere tra le finalità del gruppo: «Sensibilizzare la popolazione abruzzese – ribadisce Admo Abruzzo in un comunicato – sulla cultura della donazione, portarla a riflettere sul fatto che la donazione (e il conseguente trapianto) di midollo osseo può concretamente permettere, a persone affette da malattie del sangue (leucemie, linfomi, mieloma, talassemia) di riagguantare la propria vita».
Attraverso un lavoro costante l’associazione ha iscritto nel registro nazionale dei donatori di midollo osseo ben 6000 potenziali donatori abruzzesi. «Di questi – afferma Daniela Mascioli, presidente di Admo Abruzzo – 37 sono stati chiamati per la donazione effettiva a favore di 37 pazienti che non avevano altra possibilità di guarire se non ricevendo il midollo osseo da donatori abruzzesi. Per quei malati i donatori continueranno ad essere sconosciuti».
Il rapporto donatori potenziali-effettivi è impari perché nonostante siano sempre in tanti a necessitare di un trapianto, la compatibilità genetica è un fattore molto raro, che ha maggiori probabilità di esistere tra consanguinei. Per coloro che non hanno un donatore consanguineo, la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è dunque legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche, registrate, appunto, in una banca dati