"Insieme a tutti i capi delle Chiese - esordisce Mons. Pizzaballa nell'appello - , siamo profondamente scoraggiati e preoccupati per i recenti episodi di violenza avvenuti a Gerusalemme Est, alla Moschea Al Aqsa e al quartiere Sheikh Jarrah; episodi che violano la santità del popolo di Gerusalemme e di Gerusalemme come Città della Pace, e richiedono un intervento urgente.[...]"
Lavanda dei piedi che, ieri sera, l’arcivescovo Valentinetti ha ripetuto su dei dame e altrettanti cavalieri dell’Ordine del Santo sepolcro, per un motivo fortemente simbolico e solidale: "È notizia di queste ore - spiega - che a 600 cristiani, partiti dalla Striscia di Gaza, i quali avrebbero dovuto partecipare alle liturgie pasquali a Gerusalemme, è stato impedito di farlo. Così, attraverso questo gesto, abbiamo voluto significare il nostro particolare legame con la terra di Gesù e impegnarci per la pace"
"Lancio un pressante appello - scrive Francesco - a tutti gli uomini e le donne di buona volontà, e a tutti coloro che sono testimoni della piaga della schiavitù contemporanea, di non rendersi complici di questo male, di non voltare lo sguardo di fronte alle sofferenze dei loro fratelli e sorelle privati della libertà e della dignità"