Avorio in vendita, scatta il sequestro
Il titolare di un negozio di artigianato esotico pescarese ha commerciato illegalmente gioielli e suppellettili realizzati in avorio fino a lunedì, quando ha ricevuto la visita degli uomini del Corpo Forestale dello Stato in forza al Cites territoriale di Pescara, il Servizio preposto a tutela dell’ancora poco conosciuta Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, denominata appunto Cites.
L’operazione, condotta con gli agenti del Nucleo Commercio della Polizia Municipale, ha consentito il sequestro di un quantitativo di merce del peso complessivo di un chilo e mezzo, pari ad un valore commerciale di 2 mila euro. Del materiale facevano parte vasi, statuine, bracciali ed altri oggetti, ricavati dalla lavorazione di zanne di elefanti indiani ed africani, importati illegalmente in Abruzzo: «Il provvedimento – ha spiegato il vice Questore Luca Brugnola, dirigente del Cites di Pescara – è scaturito da una vasta serie di controlli effettuati sugli esercizi commerciali di artigianato etnico di tutta la regione e, a dispetto di quanto ci aspettavamo, il fenomeno è molto frequente sul nostro territorio».
L’importazione di questi oggetti è spesso dovuta alla presenza dei tanti extracomunitari, per lo più senegalesi, che rientrando dal loro Paese d’origine introducono illegalmente il prodotto: «Anche se a volte – ha aggiunto il Comandante del Cites – sono gli stessi cittadini occidentali a commissionare la merce». Questi comportamenti, derivano indubbiamente dalla scarsa conoscenza dell’esistenza del divieto del commercio di avorio da parte dei cittadini che, anche inconsapevolmente, acquistano prodotti artigianali ricavati da animali in via d’estinzione da commercianti, evidentemente, non altrettanto ignari: «L’unico modo – ha sottolineato il vice Questore Brugnola – per combattere l’eccessivo sfruttamento della biodiversità è quello di controllare accuratamente il commercio, come stiamo facendo».
Insomma, acquirenti e commercianti sono avvisati: «Per i consumatori in viaggio all’estero – ha concluso il Comandante del Cites – il consiglio è di consultare le autorità competenti prima di effettuare l’acquisto, mentre la Forestale è a disposizione dei commercianti per ogni chiarimento che già le associazioni di categoria dovrebbero dispensare».