"Raccomando ai giovani - esorta il cardinale Angelo Bagnasco - di non lasciarsi guidare da pregiudizi che circolano, e di non perdere un’opportunità formativa importante come persone e cittadini. L'insegnamento della religione offre a tutti, cristiani e non cristiani, la possibilità di comprendere la società e la cultura del nostro Paese e dell’Europa"
"Qui non si tratta di una questione confessionale - precisa monsignor Russo -, ma di civiltà e di appartenenza a una cultura intrisa di cristianesimo e anche di ciò che ne è scaturito in termini di accoglienza e di integrazione"
"Uno meno uno fa sfociare nella visione di homo homini lupus - afferma Becchetti -, mentre uno più uno è uguale a tre: la diversità infatti aumenta la ricchezza. Da sempre la gente si sposta, va a cercare lavoro altrove, produce"
La percentuale degli studenti che nell’anno scolastico 2016-2017 si sono avvalsi dell’insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane è stata pari all’87,1%, con punte del 90,7% registrate nella scuola primaria.
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